Si lascia l’auto al parcheggio di Bai de Dones dove una volta sbloccato il tallone si inizia la salita. Tenendo la variante di sinistra saliremo per una pista dapprima molto ripida che però permette di raggiungere il rifugio Scoiattoli in poco tempo (variante rossa nella cartina). La variante di destra invece presenta una pendenza più costante e solitamente più soleggiata.
Raggiunto il rifugio Scoiattoli si può fare la prima pausa: il colpo d’occhio sulle Dolomiti Ampezzane è meraviglioso. Si riprende salendo per la pista da sci oppure per i morbidi pendii che la affiancano. Qui la pendenza non è mai sostenuta e la salita è una piacevole passeggiata in un universo bianco. Raggiunta la forcella Nuvolau, nei pressi del rifugio Averau, si prende l’aerea cresta che in poche decine di minuti ci porta alla nostra mèta: il rifugio Nuvolau. Questo rifugio sembra un nido d’aquila, è costruito a picco sugli alpeggi della Val Fiorentina e del Passo Giau. Il panorama dalla sua terrazza è indescrivibile: quasi tutte le cime dolomitiche più famose si lasciano ammirare. La Croda da Lago, i Lastoi del Formin ed in particolare la Ra Gusela creano una scenografia di tutto rispetto. Vien da pensare se nel mondo possano esistere panorami più eterogenei di questi. Fare questa gita a fine stagione, permette di di ammirare gli splendidi contrasti tra il verde smeraldo dei pascoli e il bianco dei picchi ancora innevati.
Discesa dal Rifugio Nuvolau
La discesa avviene per la traccia di salita. La prima parte permette di godersi quattro belle curve su neve primaverile; da forcella Nuvolau al rifugio Scoiattoli la pendenza è troppo bassa ma il panorama non lo fa intendere. La terza parte avviene sulle piste da sci che solitamente presentano bella neve trasformata.