Preso la cabinovia fino a Schwarzee, scesi per 300m e poi saliti fino al bivacco. Bivacco in ottime condizioni con stoviglie, coperte e fontana dell’acqua – prenotazione obbligatoria on line. Partenza ore 4:15 assieme ad altre 7 cordate su buona traccia indicata ad ometti e poi ripido nevaio che porta all’attacco del canalino. Canalino completamente secco da percorrere senza ramponi seguendo il facile e i segni dei ramponi. Cresta divertente e mai difficile, a tratti esposta ma sempre ben proteggibile (usato una serie di BD 0.3-2). In vetta per le 8. Discesa impegnativa e da non sottovalutare per le numerose calate da fare e i ripetuti cambi di assetto. Prima serie di calate sul versante E/NE abbastanza delicate per il traffico incontrato e rischio di incastri, in alcuni punti si può disarrampicare ma dato la giungla che abbiamo trovato era troppo rischioso. Perso 40min in un simpatico incastro di corda. Cresta nevosa in ghiaccio per i primi 30m ripidi sui 45 gradi – calato il socio dall’ultima sosta e messo 2 viti. Da lì traccia abbastanza buona ma sempre da drizzare le antenne. Passaggio affianco alle cornici con evidenti crepe non piacevoli. Dal gendarme le complessità diminuiscono con disarrampicata veloce sui canaponi e risalita alla Wellenkuppe. Da lì altre 3 calate e disarrampicata per chiudere con l’ultima calata su fittone che ti porta sul ghiacciaio. Ghiacciaio in buone condizioni – ancora tutto chiuso seppur molto crepacciato. Ore 14:30 arrivo al Rothornhutte per una sorsata d’acqua da 13 franchi. Discesa su sentiero chiuso per frana che obbliga ad una ravanata poco simpatica a ridosso di Zermatt.
Bella traversata in ambiente, al cospetto della nord del Cervino in ottima compagnia di un alpinista di grande esperienza, Vik!