- Accesso stradale
- Sempione sempre usurante con 4 lunghi semafori
Giornata calda e limpida, ideale per lunghe ravanate. Il sentiero per il rifugio è interrotto da una grossa frana, superata in salita ma delicata. Ora si passa dalla traccia che parte proprio dietro la stazione, aggiungendo poco meno di 150 m di dislivello e scendendo con lungo traverso al Trifthotel. Al rifugio si sta benino, cena con pasta al ragù in quantità industriale ma poco altro e colazione dignitosa. Ottima traccia per il ripiano a 3640, poi pendii detritici esposti e delicati. In salita si passa abbastanza bene anche andando troppo a sinistra, un canale/camino sbuca nei pressi di una cengia che porta alla base della parete della Wellenkuppe. Occorre invece percorrere inizialmente una evidente traccia di sentiero, poi a sinistra per cengia di detrito fine oltrepassare uno sperone e proseguire una ventina di metri fino a reperire una lunga corda fissa ben ancorata che permette di oltrepassare un pendio franoso. Poi si prosegue per gradini e vaghe tracce fino a trovare un’evidente cengia a sinistra (ometto) che porta presso un camino molto ripido sormontato da un grosso fittone. Si scala sul lato dx della spaccatura. Raggiuntolo il fittone si prosegue per la cresta che porta ai 3 bei tiri di roccia rossa che precedono la calotta della Wellenkuppe. Lato est ben innevato ma in granita al ritorno, lato opposto dove affiora ghiaccio, ma non è ripido. Il canapone del gran Gendarme è preceduto da alcune decine di metri ben appigliate e meno esposte, gli ultimi due tratti (in traverso e su placche lisce) sono decisamente fisici. Poi orizzontalmente per roccette pulite e solide con un breve salto in discesa. Pendio nevoso con neve dura e tratti in ghiaccio dove più ripido, spaccature longitudinali presso la cornice. Innevamento rimaneggiato rispetto ad altre zone, ma sono pendii con tutt’altra pendenza. Ultimi 120 m rocciosi con traffico di cordate in discesa dalla Arbengrat, solo in 4 dalla Rothornhutte, tra cui una di missili. Procedendo a tiri calcolare ca 7h solo salita. Un viaggio in costante esposizione, in discesa parte di cresta sicura ma porre attenzione sotto la wellen a prendere il fittone come punto di riferimento, oltre con la luce è tutto abbastanza evidente. In caso di affollamento, ma non credo capiti spesso, ci sono pericoli oggettivi. Il ripiano 3640 è una bella liberazione. Sul ghiacciaio la neve ha poi tenuto bene. Zinalrothorn decisamente più gettonato. Discesa eterna, stavolta evitando la frana, e grottesco rientro nella ridente zermatt tra folle impeccabili e paludate. 34 chf trenino ar, 27 park due giorni, 95 (!!!) la mezza non cai. Il più basso della Corona, ma forse il più completo e selvaggio. Non è che abbia visto molti AD, ma questo è decisamente più impegnativo. Dopo Moming e Trifthorn il più bel cameo. Salut