Da San Giacomo di Demonte, percorsa la stradina per circa 30-40′ fino ai piedi dell’ampio anfiteatro, risalire in presa diretta al meglio una vasta dorsale in direzione N (al centro tra le due poderali che si allargano a dx e sx di questa. Pendio sempre sostenuto, con due strappi mediani e uno finale (discretamente lunghi) che conducono ad uno spallone della cresta ubicato a dx del Passo Borel e a sx della Cima Omo (denominata Le Crest de Gibert dal cartello di vetta), che si raggiunge in 10′ per amplissimo crestone. Ottima prospettiva sul Bram. Rientrati sui propri passi al predetto spallone, percorrere verso O in circa 30′ il crestone che transita al Passo e poi alla Cima Borel 2287 m (cartello Colle Viribianc). Da questa sommità la cresta si restringe, attenzione a eventuali cornici e con brevi discese (tratto suggestivo) raggiunge un cocuzzolo da cui stacca verso S il crestone che avrà termine sul pianoro sommitale del Gorfi. Persa quota per 80/100m risalire la breve ma ripida e divertente paretica nevosa N del Peracontard 2244 m (una Parrot mignon), più o meno direttamente o con ampio semicerchio in senso antiorario, a seconda delle condizioni. Ridiscendere per un doppio ripido balzo verso la Pera Puntua, risalendo poi il primo ripido segmento del versante N del Gorfi (pendenza simile al precedente Peracontard); il successivo pendio è più vasto, lungo ma meno ripido e conduce all’ampissimo pianoro che definisce la vetta del Gorfi 2203 m. Volgendo da lì a sx, Est, raggiungerne brevemente l’anticima E per poi iniziare la discesa della cresta, all’inizio più simile a un pendio, che poi si restringe fino ad aggirare sulla sx , N, uno spuntone roccioso, 4/5 m richiedono concentrazione. Oltrepassato lo spuntone si ritorna a seguire la cresta, sensibilmente più ristretta, fino a individuare sulla sx, circa 2/300 m prima dell’evidente macchia boscosa posta appena sotto la nostra cresta E, un tratto del ripido versante N/NE (35° fino a 40° in certi punti) che offre una minore pendenza ed effettuare un lunghissimo diagonale discendente verso dx (esposizione NE) fino a raggiungere il rio che discende dalla Pera Puntua passando sotto il Gias Contard; costeggiato il corso d’acqua sul lato sx idrografico (è infatti preferibile attraversarlo per non dover più in basso procedere ad un guado disagevole) ci si raccorda con la strada percorsa all’andata, abbandonata poco dopo un ponticello.