Per raggiungere Ambria in auto, se e quando la strada è percorribile, è necessario richiedere/acquistare il permesso/autorizzazione presso il comune di Piateda, difficile trovarlo aperto il mattino presto, e si parcheggia in un ampio spiazzo poco prima dell'abitato.
Da Ambria lo sviluppo è di circa 9 km.
Oltre i 2000 m sono presenti diversi tratti ripidi.
Picozza e ramponi necessari (eventualmente uno spezzone di corda)
Da Vedello (1032 m) seguire la strada, circa 3 km, che conduce a Ambria (1325 m).
Dalla piazzetta della chiesa di Ambria seguire, presenti diverse indicazioni, verso sinistra la direzione per la Valle di Ambria, ex centrale Zappello, Baite Cigola e passo di Cigola. Il sentiero dopo l’abitato attraversa il torrente a sx (salendo) fino a raggiungere un bacino idroelettrico (1434 m) e, in seguito, si attraversa nuovamente il torrente fino ad arrivare, in breve, ai ruderi della Baita Zappello (1480 m).
Si segue (stando sulla dx salendo) ora il fondovalle passando dall’ex Lago di Zappello (1502 m), perdendo alcuni metri di dislivello, per continuare lungamente lungo tutto il fondovalle fino a raggiungere le Baite di Dossello (1593 m).
Da questo punto è ben visibile il vallone, che dovremo percorrere, che scende dal Pizzo del Diavolo di Tenda. Puntare all’imbocco del vallone passando nei pressi della quota (1676 m) da dove l’itinerario comincia a salire in maniera decisa e con un giro in senso orario si passa nei pressi della quota (1994 m).
Salire il vallone che scende dal Pizzo del Diavolo di Tenda fino a circa (2450 m), passando sotto il tetro versante N del Pizzo Rondenino, tendendo a spostarsi gradualmente a sx (salendo) alla base dello zoccolo roccioso della quota (2758 m), poco più a Sud del Pizzo dell’Omo.
Per raggiungere la cima, in base alle condizioni, è possibile:
– Mettere gli sci nello zaino e individuare un breve ma ripido canaletto, circa 30 m di dislivello possibilità di trovare ghiaccio, che conduce alla bocchetta (2600 m)
– Mettere gli sci nello zaino e salire un poco più in alto fino a prendere una cengia esposta che da destra verso sinistra (sempre nel senso di marcia) permette di evitare il canalino (non banale) e di raggiungere la bocchetta (2600 m)
– salire con gli sci ai piedi per altri 50 m di dislivello, mettere gli sci nello zaino, salire il ripido canale che porta alla base della parete rocciosa della quota (2758 m) per piegare poi a sx (salendo) per raggiungere la bocchetta (2600 m)
Dalla bocchetta (2600 m) rimettere gli sci ai piedi e con un traverso a mezzacosta abbastanza ripido, attenzione con neve instabile, entrare nel bel vallone sospeso. Salire i bei pendii fino a raggiungere la cima del Pizzo dell’Omo (2773 m).
Discesa per il medesimo itinerario.
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia - Alpi Orobie