Note
Soste inox con catena ed anello di calata.
Vie brevi tra il 4 ed il 6 grado, tutte di stampo più montagnard che falesistico, caratterizzate da arrampicata discontinua e passo chiave di uno o due movimenti.
Imponente struttura, proporzionalmente all'area generalmente parca di roccia ove è ubicata, che si affaccia, intervallata da grandi cenge erbose, sul torrente Orbarina.
I lavori di disgaggio e chiodatura hanno interessato inizialmente la parte più a sud della parete principale ed una piccola struttura indipendente ad essa adiacente, rivelatasi poi ottimo terreno di sperimentazione per chi muove i suoi primi passi su roccia.
Altri itinerari sono in cantiere sul corpo principale e sull'ala nord, tutti legati ad una indispensabile (e ciclopica!) opera di disgaggio.
Date le caratteristiche morfologiche della roccia, la scalata è fortemente legata alla sua discontinuità, ma lo scenario incantevole, i severi profili di queste serpentiniti, nonché la verginità del sito in sé, rendono una visita a questo piccolo angolo di mondo un must per gli amanti della natura selvosa tipica dell'Alta Valle dell'Orba.
Settembre 2016 è stato aperto un nuovo settore all'Ala Nord: 9 monotiri tra i 20 ed i 35 metri su ottima roccia (forse la migliore del comprensorio) tra il 6a+ ed il 7a. Arrampicata sempre in stile montagnard che spazia tra placche, diedri, spigoli e strapiombi.
Avvicinamento
Vie brevi tra il 4 ed il 6 grado, tutte di stampo più montagnard che falesistico, caratterizzate da arrampicata discontinua e passo chiave di uno o due movimenti.
Imponente struttura, proporzionalmente all'area generalmente parca di roccia ove è ubicata, che si affaccia, intervallata da grandi cenge erbose, sul torrente Orbarina.
I lavori di disgaggio e chiodatura hanno interessato inizialmente la parte più a sud della parete principale ed una piccola struttura indipendente ad essa adiacente, rivelatasi poi ottimo terreno di sperimentazione per chi muove i suoi primi passi su roccia.
Altri itinerari sono in cantiere sul corpo principale e sull'ala nord, tutti legati ad una indispensabile (e ciclopica!) opera di disgaggio.
Date le caratteristiche morfologiche della roccia, la scalata è fortemente legata alla sua discontinuità, ma lo scenario incantevole, i severi profili di queste serpentiniti, nonché la verginità del sito in sé, rendono una visita a questo piccolo angolo di mondo un must per gli amanti della natura selvosa tipica dell'Alta Valle dell'Orba.
Settembre 2016 è stato aperto un nuovo settore all'Ala Nord: 9 monotiri tra i 20 ed i 35 metri su ottima roccia (forse la migliore del comprensorio) tra il 6a+ ed il 7a. Arrampicata sempre in stile montagnard che spazia tra placche, diedri, spigoli e strapiombi.
Usciti a Masone, si risale il passo del Turchino e si svolta in direzione Passo del Faiallo. Si superano i paesi di Vara Superiore, Vara Inferiore (Pilastrino delle Coccinelle e Rocca della Marasca in zona) e si raggiunge la località di San Pietro d'Olba.
Proseguendo per Sassello, giunti in loc.La Carta si svolta a sinistra in direzione Alberola/Monte Beigua. Lasciandosi alle spalle le ultime abitazioni, cercare sulla sinistra un ripido bivio in discesa in mezzo ad una brusca curva a destra. Imboccata la strada privata, prestando attenzione ad eventuali auto in arrivo in direzione opposta, si raggiunge un casottino in lamiera nei pressi del serbatoio dell'acquedotto. Qui Seguire il sentiero che, lato acquedotto, si addentra nel bosco a mezza costa in direzione opposta a quella di arrivo al posteggio (ometto e bollo rosso).
Il sentiero procede per circa 250 metri in falso piano per poi cominciare a salire. Guadagnati pochissimi metri, lasciando il sentiero principale si devia a sinistra nel bosco (discesa, ometti e bolli rossi) per ca 100 mt. Raggiunto un piccolo spiazzo in mezzo al bosco, proseguire verso destra rispetto al senso di marcia per raggiungere dopo altri 200 mt le balconate di roccia aggettanti sul Torrente Orbarina, che scorre 100 metri più a valle. Da qui, sempre per bolli rossi su ampissima cengia molto esposta, raggiungere la base della placca rondinella (masso scistoso scuro, deviazione a sinistra prima di rientrare nel bosco) e quindi l'ala sud della parete dell'aquila oppure scendere al corpo principale. Avvicinamento circa 15' dall'auto.
Storico
Proseguendo per Sassello, giunti in loc.La Carta si svolta a sinistra in direzione Alberola/Monte Beigua. Lasciandosi alle spalle le ultime abitazioni, cercare sulla sinistra un ripido bivio in discesa in mezzo ad una brusca curva a destra. Imboccata la strada privata, prestando attenzione ad eventuali auto in arrivo in direzione opposta, si raggiunge un casottino in lamiera nei pressi del serbatoio dell'acquedotto. Qui Seguire il sentiero che, lato acquedotto, si addentra nel bosco a mezza costa in direzione opposta a quella di arrivo al posteggio (ometto e bollo rosso).
Il sentiero procede per circa 250 metri in falso piano per poi cominciare a salire. Guadagnati pochissimi metri, lasciando il sentiero principale si devia a sinistra nel bosco (discesa, ometti e bolli rossi) per ca 100 mt. Raggiunto un piccolo spiazzo in mezzo al bosco, proseguire verso destra rispetto al senso di marcia per raggiungere dopo altri 200 mt le balconate di roccia aggettanti sul Torrente Orbarina, che scorre 100 metri più a valle. Da qui, sempre per bolli rossi su ampissima cengia molto esposta, raggiungere la base della placca rondinella (masso scistoso scuro, deviazione a sinistra prima di rientrare nel bosco) e quindi l'ala sud della parete dell'aquila oppure scendere al corpo principale. Avvicinamento circa 15' dall'auto.
Disgaggiata, pulita e chiodata con tasselli inox nella seconda metà del 2015. E' auspicato il massimo rispetto dell'ambiente che ci ospita (mozziconi, plastica, etc...portiamoli via con noi).
E' IN VIGORE IL DIVIETO DI ARRAMPICATA PER NIDIFICAZIONE AVIFAUNA DAL 1 DICEMBRE AL 31 LUGLIO!
E' IN VIGORE IL DIVIETO DI ARRAMPICATA PER NIDIFICAZIONE AVIFAUNA DAL 1 DICEMBRE AL 31 LUGLIO!
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