La prima dalla partenza fino a Cossila San Giovanni; la seconda da Cossila al Favaro, la terza dal Favaro a Oropa.
Una volta arrivati al Favaro per i più pigri è possibile salire ad Oropa seguendo il vecchio percorso del piccolo tranvia che tempo fa univa Biella ad Oropa (sentiero D6). In questo caso occorre raggiungere la strada principale che sale da Biella e al Km. 8 poco dopo sulla sinistra si trova una sbarra con divieto di passaggio agli utomezzi. Seguite la salita e al bivio girate a destra. Siete sul sentiero D6. Si prosegue in falso piano. Questo sentiero costeggia dall'alto la strada che porta al Santuario. Ad un certo punto si deve per forza risalire sulla sinistra e dopo pochi metri di strada sterrata proseguire per 1,5 Km sulla strada primncipale asfaltata da dove si arriva ad Oropa.
Dalla chiesa di San Giuseppe inizia appena puù basso il sentiero D1 che in questo tratto viene chiamato “Strada al Gorgomoro”. Il sentiero è praticamente in piano per questa prima parte e costeggia per intero il torrente Oropa. Ben curato, anche se qualche passerella avrebbe bisogno di manutenzioni, con diversi cartelli esplicativi che illustrano un itinerario storico e geologico con le caratteristiche del luogo. Molto interessanti due punti di interesse storico dove sono visibili ancora alcuni resti: il mulino con la sua fucina e il sistema teledinamico per la produzione e il trasporto dell’energia idraulica. Il susseguirsi di passerelle e ponticelli rende il percorso suggestivo. Si arriva al bivio chiamato “del ponte vecchio” (attenzione in questo tratto stanno facendo dei lavori e il sentiero per un breve tratto è stato sostituito da una strada che diventa fangosa dopo le piogge) riconoscibile dalla presenza di un vecchio ponte con una cappella dedicata alla Madonna. Non si attraversa il ponte, ma si prosegue alla vostra sinistra seguendo l’indicazione per Cossila Gilardi. Si affronta una breve salita che ci porta alla strada asfaltata. (qui eventualmente terminerebbe il primo tratto).
Da qui si percorre la strada in discesa verso destra e si raggiunge dopo pochi minuti un piccolo passaggio sulla sinistra a bordo strada da cui inizia il secondo tratto dell’escursione. Il sentiero prosegue in maniera molto simile al primo tratto, ma si presenta più aperta e con scorci sul torrente veramente suggestivi con bellissime lame di acqua e insenature. Si segue il sentiero fino ad arrivare alla prima deviazione dove si gira a destra e si oltrepassa la sbarra di delimitazione. Da qui si prosegue fino a trovare il cartello che ci indica la direzione per località Antua a sinistra. Non fate ingannare dal tempo indicato per raggiungere Oropa.
Ora inizia il tratto che cominciando a salire in maniera abbastanza decisa, ci porta al terrazzo panoramico dove si gode di una splendida vista sul Biellese.
Arrivati al balcone si prosegue per pochi metri in discesa e troviamo una deviazione sulla destra. Imbocchiamo la ripida scalinata in legno che fiancheggia una casa e proseguiamo fino alla deviazione dove si prosegue alla vostra destra. Da qui il sentiero prosegue in mezzo al bosco fino ad arrivare ad una cappelletta dedicata alla Madonna da dove bisogna proseguire diritto. Si arriva così dentro il paese abitato da dove continuando diritto ed in mezzo alle case, si sbuca in una strada chiamata Casa Cantone (qui eventualmente finirebbe il secondo tratto). Proseguiamo seguendo i segni e ad un bivio svoltiamo a destra. Continuiamo per un breve tratto dove troviamo a sinistra una scala in mezzo alle case che sale decisa. Ci addentriamo nel bosco su sentiero sempre molto evidente. Usciamo in una bella radura sotto a delle baite e proseguiamo nel bosco. Arriviamo in località La Vecchia dove il panorama si amplia (altarino con la Madonna) e seguiamo per un tratto una strada asfaltata in salita. Con un altro tratto di sentiero arriviamo al all’Alpe San Bartolomeo, un tempo luogo di culto chiesa e casa di eremiti.
Dall’Alpe parte l’ultimo tratto piuttosto ripido ma sempre ben segnato che ci porta in cira 30 minuti ad Oropa.