Ortles Hintergrat o Cresta del Coston

Ortles Hintergrat o Cresta del Coston
La gita
ghizlo
5 13/08/2017

Meteo molto buono, soleggiato con caldo e poco vento.

Tra venerdì 11 e sabato 12 ha nevicato apportando circa 20 / 30 cm di neve.

Condizioni buone sia per la salita lungo la Hintergrat, sia per la discesa lungo la via normale.

Siamo saliti sabato pomeriggio alla Hintergrathütte in 1:30h percorrendo il sentiero n.2, che parte dal parcheggio della funivia che porta al rifugio Città di Milano. Per evitare il lungo rientro a piedi attraverso il sentiero n.9 il giorno seguente, consiglio di parcheggiare in corrispondenza della partenza del sentiero per i rifugi Tabaretta / Payer, in modo da accorciare i tempi di discesa.

Il sentiero per l’attacco della via corre ben evidente lungo la morena. Il successivo pendio di sfasciumi, ricoperto dalla nuova neve, è ben tracciato. Dall’Ober Knott abbiamo calzato i ramponi e li abbiamo tenuti per tutta la salita.
Dalla calata del Signal Kopf fino alla cima siamo restati in coda alle altre cordate, con i relativi tempi di attesa nei passaggi obbligati. Oltre al passaggio “atletico” dopo il Signal Kopf (attrezzato con chiodo alla base + friend incastrato a sinistra + catena in alto), c’è un altro passaggio abbastanza “fisico” appena prima della vetta.

Discesa sul ghiacciaio senza problemi. Due crepacci si attraversano grazie a due scale metalliche.
Seguendo la traccia, non si arriva al bivacco Lombardi, ma alla sua sinistra (faccia a monte), dove è collocata la sosta per scendere in doppia (coda per attendere il proprio turno). Poi, si prosegue lungo il ghiacciaio fino a prendere la cresta rocciosa (altro stop di un’ora, in attesa che le cordate davanti superassero un tratto attrezzato con spit).
Dopo la paretina attrezzata con la via ferrata, il percorso è ancora abbastanza lungo e tortuoso, percui bisogna prestare attenzione a non perdere il tragitto corretto (vecchi bolli di vernice rossa e verde).

In totale pensiamo di essere stati fermi in coda per almeno quattro ore, due ore lungo la salita e due ore durante la discesa. La giornata spaziale (non una nuvola in giorno almeno fino alle 14:00) ha reso le attese meno snervanti..!

Bella salita in un ambiente spettacolare.

La cresta, mai eccessivamente esposta, è attrezzata con chiodi nei punti giusti.

Discesa al Payer più lunga e articolata del previsto.

Link copiato