Siamo saliti da Serre di Servagno e scesi verso Argentera. Neve dalla macchina, alcuni brevissimi passaggi sono scoperti ma noi non abbiamo tolto gli sci.
Poi traverso a prendere il vallone che sale al Lago Oserot, vallone con molti mammelloni dove non è facile non perdere quota; c’è una traccia che traversa molto alto a sinistra. Poi il pendio sud-est si sale bene con sci ai piedi fin quasi alla fine.
Tolti gli sci per la crestina finale, noi non abbiamo usato i ramponi e cercando bene il passaggio non c’è nulla da arrampicare (sentiero scoperto lato S). Quindi, siamo arrivati alla cresta S e saliti in vetta.
Discesa: primo pendio un po’ troppo lavorato dai passaggi precedenti, poi spostandosi in esposizioni S-SE gran sciata su neve primaverile trasformata. Dopo aver passato il solco del torrente, alcuni accumuli di valanga disturbano (meglio stare su destra orografica e traversare dopo). Poi, autostop fino al parcheggio di partenza (grazie ai ragazzi borgarini per il passaggio).
Con Titty in gran forma. Gran male ai piedi per me in punta. Grazie all’ex-first lady e all’ex-direttore per la scelta della gita!
Solo noi due da Servagno al vero Oserot; una decina scarsa di persone è salita e scesa da Bersezio-Argentera.