La via è bene attrezzata con fix; catene e maillon per discesa in doppia. Numerose altre vie sulla parete tutte molto interessanti.
Data l'esposizione non conviene attaccare troppo presto. (sole verso le ore 13.00).
Dal piazzale della stazione sciistica di Ruccas, scendere brevemente verso Ovest, poi seguire, a sinistra, una strada sterrata che sale verso un alpeggio situato a fianco degli impianti di risalita. La strada, dopo alcuni tornanti, prosegue attraversando tutto il versante Nord della Punta Rumella fino ad essere interrotta da una frana, proseguire a piedi per la strada fino ad una cava a Q.1800. Da qui un sentierino pianeggiante si inoltra nel vallone che porta ai piedi della parete (45 minuti di marcia)
Se la strada è percorribile solo fino ai tornanti dopo l’alpeggio, prevedere 1 h e 15 minuti di marcia.
Una volta giunti alla pietraia ai piedi della parete occorre abbandonare il sentiero che porta nel settore centrale della parete e dirigersi su pendii erbosi verso il settore sinistro chiamato dai primi che lo affrontarono nel 1992: PLACCHE DELL'AUTAN.
Quest'ultimo tratto di sentiero,comunque molto intuitivo,è segnalato da ometti di pietra.
Note: La via è stata completamente attrezzata dal basso con materiale Inox (fix f10 mm).
Il numero di rinvii necessari per la ripetizione è di 14.
La via è stata ripulita da erba,appigli e pietre instabili.
L1)Attaccare all’estremità dx della fascia di placche, a sx di un evidente camino.
Superati i primi metri più verticali proseguire su placca fino ad un evidente terrazzo
situato sotto un tetto: superarlo e sostare su un piccolo gradino (5b, 25m).
L2)Alzarsi verticalmente in direzione di una cengietta ascendente verso sx .
Seguirla fino a raggiungere un piccolo diedro.
Superarlo ed al suo termine spostarsi a dx seguendo un evidente spigolo.
Continuare su quest’ultimo e poi per placche fin sotto ad un tettino (5b).
Superarlo e per facili placche (4b) raggiungere la grande cengia erbosa (S2,3 5m).
L3)Dalla S2 salire per placche abbattute fino a raggiungere un muretto più verticale (5b).
Superarlo sulla destra attraverso un tettino.
Seguire le placche adiacenti alle grandi lame sulla sx fino a raggiungere un diedrino.
Superarlo e su lame e placca arrivare ad una piccola nicchia (5c). (S3, 40m).
L4)Seguire l’evidente linea di lame che alzandosi diventa un diedro (5b).
Raggiungere un primo tetto e superarlo (6a+).
In sequenza superare un secondo tettino e seguire uno spigolo che porta in sosta (5a). (S4, 35m).
L5)Superare un tettino e seguire uno spigolo fino a raggiungere una zona di placche abbattute (5a),
oltrepassarle (4b) e proseguire verso dx a fianco di un diedro dove le placche riacquistano
verticalità.
Superare un altro tettino e prima per placche poi in un diedro raggiungere la sosta (5c)(S5, 35 m)
L6)Salire obliquando leggermente a sx fino ad un muretto verticale (5a).
Superarlo, ristabilirsi ed affrontare un nuovo muro verticale più lungo fino a raggiungere un
terrazzino oltre il quale si arriva in sosta dopo avere affrontato un tetto (5c). (S6,3 0m).
Discesa:
Sei doppie sulle soste della via.
Volendo,se si dispone di due corde da 60 m,si possono ridurre le doppie a quattro.
Vista la lunghezza dei singoli tiri sono comunque necessarie almeno due corde da 50 m.
- Bibliografia:
- 'Roccia d'autore' F.Michelin