- Accesso stradale
- Parcheggiato ad Anzino.
Cima di interesse puramente locale, è un ottimo punto panoramico sulle montagne circostanti. Non mi sentirei di consigliare la salita se non ad appassionati delle valli ossolane. In sintesi una descrizione un po’ più approfondita dell’ ascensione a uso dell’ escursionista di normali capacità. A) si parcheggia in paese ad Anzino, la strada per il Santuario è a uso dei mezzi agricoli, si tratta comunque di pochi minuti in più B) fino all’ Alpe Cresta il sentiero presenta i segnavia CAI, la traccia è evidente C) il sentiero prosegue bollinato in rosso alle spalle della baita con la bandiera italiana, mantenendosi discretamente evidente D) un primo risalto roccioso viene passato sulla destra con un traverso esposto su terreno un po’ instabile, prestare attenzione perché se si cade si finisce direttamente nella forra del torrente E) raggiunta una prima elevazione della cresta si scende di una ventina di metri per poi affrontare un altro tratto roccioso che si passa sulla dx con passaggi di I un po’ esposti. Non difficile ma neanche banalissimo F) usciti dal bosco il sentiero/traccia va definitivamente in vacca perdendosi nei ripidi pendii erbosi. Conviene raggiungere la cresta appena possibile e poi seguirla fino in cima. È presente una debole traccia e qualche sporadico segnale. G) gli ultimi 50 metri di dislivello presentano una pendenza importante, praticamente si sale aggrappandosi all’ erba H) il cartello (piegato) che indica la cima è presente sulla prima elevazione, che probabilmente non è la più alta, ma in questa occasione ho deciso che, se per i locali quella è la cima, chi sono io per andare contro la loro volontà?
Salito in 3h 30′ in una giornata caldissima per la stagione, considerare che il percorso prende il sole in questo periodo dalle 10 alle 15.30.
Ovviamente nessuno sul percorso.