Occorre prestare attenzione in presenza di un forte innevamento, ma si sale senza rischi e/o problemi particolari. Il tratto che si inoltra nel bosco non sempre è di facile orientamento in mancanza di tracce precedenti, soprattutto in caso di nebbia, ma con un po’ di attenzione si riesce ad uscire sull’ampio crestone finale senza problemi.
Presenta un dislivello di 850 m., normalmente in auto si riesce a raggiungere Le Bezet a quota 1631 m., non si tratta dunque di un tinerario particolarmente lungo e/o faticoso (condizioni dell’innevamento permettendo !) il Monte Paglietta merita senz’altro una salita, sia per la bellezza del contesto ambientale dove ci si muove che per il magnifico e spettacolare panorama che è possibile ammirare dalla cima nelle giornate di bel tempo e con visibilità ottima (lo sguardo spazia dai Gruppi della Tersiva, Emilius, Gran Paradiso e Grivola fino al maestoso Gruppo del Monte Bianco con le Grandes Jorasses …oltre al vicinissimo Mon Velan !).
Il punto più elevato del Monte Paglietta non è dove è situato l’ometto, ma sul punto più elevato del crestone presso alcune roccette (senza ometti e/o segnali di nessun genere) circa 30 metri più in alto
Da Etroubles, si prosegue brevemente sulla strada che porta verso il Colle del Gran San Bernardo, poi si deve svoltare a destra per la frazione di Prailles.
In alternativa, senza raggiungere Prailles, si devia ancora a destra raggiungendo la piccola frazione di Le Bezet m. 1631, dove si lasciano le auto nel piccolo parcheggio davanti alle poche case.
Da Le Bezet si sale oltre le case del paesino inizialmente verso destra (ci sono cartelli indicatori per il Col de Champillon), si trascura un altro bivio a sinistra (cartello indicatore per Sain Remy) e si prosegue per un breve tratto sulla destra, poi occorre risalire un ampio pendio nevoso (o erboso, dipende dal periodo e dalla presenza di neve o meno) verso sinistra puntando verso una piccola baita a quota 1730 m. Da qui salendo verso sinistra si raggiunge successivamente l’alpeggio di Tchiou m. 1830, dove si intercetta una stradina che si segue brevemente a sinistra fino a raggiungere l’inizio del bosco (Bois du Grand Plan).
Si sale inizialmente a destra nel bosco e poi gradualmente ci si porta verso sinistra, con diverse diagonali (in questo tratto, in assenza di tracce, non è sempre facile indovinare il percorso migliore, non ci sono segnavia e/o indicazioni nel bosco). Il tratto nel bosco presenta pendii di inclinazione moderata. Risalito il bosco, si esce su un tratto pianeggiante, dove la vegetazione si dirada a quota 2150 m.
Ora si sale traversando un pendio abbastanza ripido verso destra, raggiungendo l’ampio crestone Sud-Est del Monte Paglietta. Si segue ora la dorsale, raggiungendo prima la Cima di Monteret m. 2304 (l’anticima del Monte Paglietta).
Dall’anticima si prosegue con percorso evidente lungo il facile crestone, che in alto diventa più ripido, raggiungendo prima il grosso ometto di pietre della cresta sommitale e poi, la vetta vera e propria del Monte Paglietta, nei pressi di alcune roccette (non ci sono ometti e/o altri segnali). (ore 3,00 / 3,30 a seconda delle condizioni dell’innevamento).
In discesa si segue integralmente la traccia fatta in salita.
- Cartografia:
- foglio 5 - Gran San Bernardo Ollomont - in scala 1:25000 Escursionista Editore