Via di stampo alpinistico, prevalentemente sul VI grado che richiede esperienza a causa della qualità della roccia e di alcune protezioni in alcuni tratti. Soste a chiodi. Da non sottovalutare.
L1 – V, 30mt
Salire lungo il diedrino giallo (chiodo con cordino), dopodichè traversare decisamente verso sinistra fino alla base di una placca scura.
L2 – V+, 20mt
Salire verticalmente, poi verso destra su placca per roccia un po’ polverosa fino a risalire un marcato spigolo al termine del quale si sosta.
L3 – VI/A2, 35mt
Verticalmente con arrampicata artificiale faticosa fino alla base di un piccolo tetto che va superato verso destra seguendo una lama delicata. In seguito con arrampicata libera verso sinistra si giunge alla sosta che sta più o meno sulla verticale di S2.
L4 – VI, 45 mt
Superare il muretto leggermente aggettante (roccia delicata), quindi proseguire seguendo la roccia più sana per un diedro aperto fino ad una nicchia dove si sosta.
L5 – V+, 35 mt
In leggero obliquo verso inistra, poi lungo una fessura/diedro sporco e con roccia friabile in alcuni tratti.
L6 – VI+, 30mt
Traversare verso sinistra (chiodo con cordone rosso), quindi continuare per placchette compatte.
L7 – V, 15mt
Traversare verso destra fino alla sosta attrezzata su tre chiodi.
DISCESA:
Con tre doppie da 50 mt (da S7 a S5), da S5 a S3, da S3 a S2) e una da 20 metri da albero (maillon rapide più cordone).
Risistemata da Michele M. e D. Guerra con l'apertura delle varianti L1 e L6-L7.