- Accesso stradale
- Lasciata la macchina a Villanova perché arrivati tardi la sera…altrimenti andate su al Pra. Il risparmio di strada li vale tutti i 3€!!
Via di stampo classico ma molto intuitiva. Spit alla fine ce ne sono tant’è che abbiamo integrato pochino.
La roccia non è proprio da fineur…bisogna stare attenti a cosa si tira e su cosa ci si appoggia.
Il consiglio è di procedere in conserva il più possibile per andare veloce…al massimo nei tratti più duri ci si allunga e ci si assicura un attimo…dopo c’è sempre poi il modo di assicurare il secondo, che sia spit o spuntone.
Non sottovalutare i gradi, sono classici e ci sono dei “quartoni” un po’ placcosi su cui, con gli scarponi devi osare un po’. Messo le scarpette solo sul settimo tiro (arrivato da sotto è quello che fa più pensare) ma secondo me il tiro più impegnativo è il quarto.
Arrivati sullo spigolo del secondo torrione si procede per cengette e si incontra subito una sosta di calata con cordone verde…da lì se si scende in obliquo verso sinistra faccia a monte (si disarrampica qualche passo), sullo spigolo, si trova la sosta con diversi cordoni e anello di calata.
Dopo la calata, o si sale in vetta oppure si scende per sfasciumi e ometti traversando verso destra per arrivare nuovamente al bivacco.
Grande alpinata come piacciono a me!
In compagnia del grande Amerio saliti di notte al bivacco, trovato pieno zeppo!!
Saliti nei tempi godendoci alla grande la via e poi scesi però dal secondo torrione perché si avvicinava il temporale.
Consigliata anche per didattica nei cambi assetto conserva/tiro, oltre che per l’estrema solitudine del luogo.