Dal parcheggio a Casera Mela, seguire le indicazioni per il rif. Cava Buscada. Si percorre la bella forestale con belle vedute del Duranno e della valle fino a trovare l’indicazione per il “sentiero della cava”. Lo si segue nel bosco con stretti tornanti che fanno guadagnare rapidamente quota fino a una cengetta e all’uscita nei pressi della fontana a un centinaio di metri dal rifugio. Da questo prendere una traccia non segnata (dopo le toilettes) che porta per prati alla cava di marmo dove un cartello in legno indica la direzione. Superata la cava con i grandi blocchi di marmo rosso con evidenti ammoniti, salire seguendo i bolli rossi e le paline. Il sentiero supera una fascia di mughi intervallati da profonde forre con tratto un pò scomodo ma breve per uscire sulla cresta prativa. Da qui per la cresta fino alla panoramicissima vetta (croce, libro).Discesa per lo stesso itinerario o lungo la strada più comoda in caso pioggia.
Variante interessante è la visita a una grotta in versante Val del PIave. Ridiscesi alla cava, seguire una traccia non segnata che sale a una abbassamento della cresta erbosa: da qui impressionante la veduta della parete nord del Monte Borgà. Sporgendosi, si vede il sentierino che scende marcato fino a una cengia appena sotto. Abbassarsi per questo con attenzione agli immani strapiombi, appena dietro si trova un grande antro forse usato da cacciatori di camosci.
- Cartografia:
- Carta Tabacco 021 Dolomiti sx Piave
- Bibliografia:
- Fradeloni Sergio