Dopo circa 2,30-3 ore di cammino si incontra il bivio dove parte, a sinistra, il sentierino (indicazioni) per la Palla Bianca o Weisskugel in tedesco. Prosguendo a destra, si sale con alcuni tornanti il pendio e si raggiunge la conca dove è situato il Rifugio Bellavista m. 2842.
Dal rifugio si ridiscende per lo stesso sentiero per circa 100 metri di dislivello fino al bivio dove si prende il sentierino che parte a destra (indicazione per Palla Bianca – Weisskugel)e si comincia a salire in direzione ovest prendendo quota costantemente, attraversando conche e faticose pietraie, a seconda della stagione, attraversando numerosi nevai (attenzione a non perdere le tracce, non sempre evidenti e ben segnalate). Il sentiero continua a mezzacosta verso ovest, attraversando una ripida terrazza morenica alla base delle rocce della Cresta del Diavolo, che viene raggiunta dopo un ripido pendio su un risalto roccioso a quota 3170 m.
Ora è evidente la parte successiva del percorso. La traccia (ometti) prosegue, sempre verso ovest, sempre sulla cresta che segna il confine tra Italia e Austria, e scavalcando su terreno misto alcuni risalti secondari giungiamo alla Bocchetta delle Frane, una modesta forcella posta all’estremità occidentale della Cresta del Diavolo.
Si scende di pochi metri sul ghiacciaio dell´Hintereis Ferner, in territorio austriaco, e compiendo un ampio giro in direzione della Bocchetta della Vedretta (attenzione ai crepacci), si percorre questo ghiacciaio in salita, prima dolcemente, poi, dopo aver incrociato le tracce che vengono da destra, dalla Forcella di Palla Bianca, via via con maggiore pendenza si percorre il ripido pendio che ci porta al passo.
Giunti sulla Bocchetta della Vedretta, si incrociano le tracce che giungono da sinistra ovvero dalla via normale che parte dalla Val Mazia.
Si piega ora a destra dove ci aspetta un erto pendio ghiacciato di oltre 200 m di dislivello che si supera faticosamente e che a seconda delle stagioni e dell´innevamento può rivelarsi più o meno difficile.
Superato il pendio si continua sul dorso della sovrastante cresta sud ed in leggera salita ci porta sull´anticima nevosa della Palla Bianca dalla quale parte l´ultimo tratto roccioso per la vetta. Questo tratto di circa 50-60 metri non è particolarmente difficile (II) ma può diventare pericoloso in caso di vetrato, nei punti più esposti, o di affollamento di cordate.
Superata la cresta rocciosa si raggiunge la vetta della Palla Bianca, non molto spaziosa, sormontata da una grande croce metallica.