- Accesso stradale
- Ottimo
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
- Dal Diavolezza alla cima e ritorno dalla pista del Diavolezza
Partiti con la prima funivia del Diavolezza alle 08:20. Rigelo e neve molto dura nella discesa sul ghiacciaio (problematica per i residui di molte slavine) e temperatura già sopra lo zero. Un po’ di gente ma non troppa. Nel primo passaggio nei seracchi che si attraversa da sinistra a destra intorno a quota 3.200 un amico è caduto in un buco seguendo le tracce di salita ed è rimasto penzoloni sopra un bel crepaccio. Ghiacciaio ancora ben chiuso – ma si sta aprendo – e cresta finale ben tracciata. Discesa in sci non divertente in alto e attenzione alle gambe in fondo. Siamo risaliti al Diavolezza nel pomeriggio su pendio assolato e ancora ben innevato ma sicuro perchè già scaricato. Poi discesa sulla pista del Diavolezza fino a 100 mt dal parcheggio.
Gita stupenda per il paesaggio e di grande soddisfazione alpinistica. In questa stagione, però, non si fa scialpinismo ma alpinismo con gli sci e sconsiglierei una gita da qui in avanti perché non ti diverti. Sul ghiacciaio meglio legarsi perché è molto coperto, anche troppo per la stagione, ed è insidioso. Grazie per la compagnia agli amici vecchi e nuovi e ai simpatici incontri fortuiti sul tracciato: sopra i 2500 si è tutti amici.