…il guado del Rio Freddo si attraversa facilmente (almeno per ora grazie alla poca acqua) passando sopra un tronco dopo la scritta sul masso T.Novelle…noi siamo saliti tenendo il Rio della Paur alla nostra sx ma le tracce sono pochissime e di li ormai la vegetazione si sta infittendo, più su abbiamo traversato il rio e abbiamo raggiunto la spianata con il recinto di pietra, da qui proseguito come “Gianpiero 56”, gli ometti erano pochi, così ne abbiamo aggiunti, dopo infinite pietraie e varie balze si arriva alla testata del vallone dove alla nostra sx abbiamo trovato il canale erboso da risalire ( il canale erboso da risalire è proprio l’ultimo in fondo al vallone), lo si si risale e poco prima di raggiungere la selletta si va in direzione del canale che scende dalla cima (ometto di pietre) risalendolo si troverà una placca volendo si può aggirare a dx, io lo aggirata, il mio socio la salita direttamente, da li in 10 minuti si raggiunge la vetta….panorama vasto dalla cima per via del cielo quasi limpido…in vetta servirebbe portare un quaderno per le firme, è presente solo una latta tonda piccola con qualche foglio dentro ed una matita…. Incrociato solo un ragazzo che scendeva dalla vetta…luogo molto poco frequentato..Oggi in compagnia dell’amico Renzo che nonostante il doppio dei miei anni (ma con la metà dei miei acciacchi) viaggia sempre spedito….purtroppo la pietraia è molto vasta ed ha messo a dura prova le cartilagini delle mie ginocchia già “mal biuta” …