- Accesso stradale
- strada aperta
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Oggi gita breve per evitare di trovare code al rientro. Partenza alle 9,20 dal Refuge Napoleon con -2° e neve continua fin dal parcheggio. La gita è molto frequentata e la salita ovviamente è tutta tracciata, tanto che in alcuni tratti conviene stare fuori dalla traccia perché la stessa è gelata. Arrivati in cima verso le 11,45; i pendii di discesa sono completamente arati da centinaia di passaggi, quindi abbiamo optato per scendere sul versante opposto lungo il bellissimo “Le Vallon”, esposto in pieno Nord e con molte meno tracce. Discesa spettacolare in neve farinosa, peccato solo che alcuni tratti siano in traverso e con poca pendenza, però ne vale comunque la pena…siamo arrivati fino a quota 2.200 m circa, proprio sotto la piramide della Pointe de Chatelret, dove il vallone si restringe e si dovrebbe seguire una stradina. Abbiamo quindi ripellato raggiungendo il colletto sotto la suddetta cima, che abbiamo raggiunto in pochi minuti a piedi essendo spelacchiata. Discesa di rientro sul Refuge Napoleon tutto sommato discreta…in alto qualche fazzoletto di farina con poche tracce si trova ancora, poi man mano che si scende i pendii sono massacrati e si fa quel che si può.
In totale circa 1.000 metri di dislivello e una sciata ottima nel Vallon…gita che consiglio se fatta in questo modo, perché se si scende lungo i pendii di salita è tutto completamente arato. Giornata spettacolare e non particolarmente fredda. L’innevamento in zona è abbondante dai 2.000 metri in su, totalmente assente sotto i 1.800 metri.
Gita frequentata ma oggi senza particolare affollamento, parecchi sono scesi sull’itinerario di salita, una decina hanno fatto il nostro stesso itinerario.