Gita dal notevole sviluppo,ben oltre 20Km A/R
Partito la La Joux alla luce della frontale e,su sentiero ottimamente segnato,raggiunto il rifugio quando veniva distribuita la colazione per chi saliva il Rutor,fatto anch’io colazione quattro chiacchiere e poi via.
Subito dopo il ponte che si trova a valle del rifugio c’è la deviazione (appena marcata)che risale il ripido costone in direzione della bella comba prativa sopra il rifugio,seguire la condotta dell’acqua prima e il torrente poi,su tracce di sentiero ma sono presenti molti ometti.
Raggiunto l’ultimo gigantesco ometto inizia la pietraia,no sentiero e/o tracce,no bolli e radi ometti,comunque il percorso di accesso ai laghi des Ussellettes prima e al ghiacciaio poi è intuibile.
Una volta sul ghiacciaio si possono intraprendere più percorsi:
1)Stare al centro e puntare all’evidente colle posto tra il Paramont e la Becca Bianca
2)fare semicerchi indifferentemente a dx o sx puntando sempre il colle
3)Puntare in direzione NO un evidente canale inizialmente ripido (55° misurati)che,dopo un tratto meno inclinato,porta all’ultimo ripido pendio(45° e successivamente 40°) che conduce direttamente alla cima
Io per dare un pò più di pepe ho scelto quest’ultimo percorso su neve ancora bella dura al mattino presto,belle vedute dalla cima in una giornata da cartolina.
Sceso lungo la cresta e,arrivato al colle,attraversato centralmente il ghiacciaio, notando solo due evidenti crepacci,poi rientro al rifugio sullo stesso percorso di salita,l’idea di salire anche il Paramont me la sono fatta subito passare,solo sfasciumi instabili e rotolanti in ogni dove…………un postaccio.
Nonostante lo sviluppo della gita possa scoraggiare,fila via liscia,dove il sentiero spiana è ottimo e percorribile velocemente,dove sale lo fa in maniera sostenuta,2,15h dal park al rifugio e 2,15h dal rifugio alla cima,a passo spedito ma non di corsa.
Giornata da cartolina ma calda e rifugio che sta(fortunatamente)lavorando oltre ogni aspettativa dopo l’ultima deludente annata.