Ottima chiodatura, recentemente "restaurata", non servono fridend-dadi-chiodi. gli spit delle soste sono già "cordinati" e collegati (io preferisco farmele al momento usando mio materiale). Possibilità di fare il bagno in una polla a monte della via, sul sentiero di ritorno.
1° tiro (30 m circa, II) dalla partenza si “scavalcano” i massi compiendo un’arrampicata in appoggiato e poi breve traverso, alternando tratti di camminata fino alla sosta (2 spit e cordino).
2° tiro (35 m circa, III/IV), dalla sosta si “scavalca” una V formatasi tra due formazioni rocciose (attenzione che sul fondo spesso c’è acqua e le corde si bagnano) e si risale la liscia placca poco appoggiata e spittata corta, per poi risalire su roccia più appoggiata e facile; la sosta è sulla destra sul paretone di roccia della cascata (2spit e cordino)
3° tiro (30 m circa,III/ IV con un paio di passaggi rispettivamente di 4c e 5a). Si parte e dopo il primo spit la roccia si fa liscia e sebbene appoggiata, aumenta di pendenza: necessario procedere in aderenza aiutandosi con le dita in utili prese nella fessura di sx, dopodichè la difficoltà si abbassa per poi arrivare al passaggio appena sotto alla sosta, che a mio parere (anche se altre guide e relazioni lo gradano più basso) è di 5a-. Si arriva in sosta (2 spit e cordino).
4°tiro (40 metri circa, III) dalla sosta si attraversa lievemente su placca appoggiata andando verso destra, quindi alternando gradoni a placche appoggiate ma facili si arriva alla sosta finale, situtata in corrispondenza di una pozza d’acqua. Dietro la sosta, superato un masso, si entra nel bosco e con una breve stradina in salita (bolli rossi), si ritorna sul sentiero dal quale si è scesi all’andata. In 15 minuti salita (ripida all’inizio, poi spiana) si ritorna alle auto.