Arrivati al Santuario di Castelmagno, è possibile parcheggiare qui le auto, oppure ad un piccolo slargo poco oltre l’ex posto Tappa della Tana della Marmotta. Si inizia a seguire la strada innevata che porta verso i Colli Fauniera e Valcavera, trascurando la prima diramazione a destra che sale verso il Tibert e la Punta Tempesta. La stradina ha inizialmente un andamento quasi pianeggiante, e sale poi con pendenza moderata, tenendosi sempre su lato destro del vallone, toccando le Baite Parvo m. 1958 sotto l’imponente parete rocciosa della Cima Reina. Poi seguendo sempre la stradina (trascurando tracce e un bivio a destra) che a sinistra aggira le rocciose Punte Parvo e Parvetto, per salire con alcune curve e raggiungere il Gias Fauniera m. 2191 posto sotto la bella parete rocciosa della Rocca Negra. Oltrepassato il Gias, si trascura un bivio sulla destra che sale nel Vallone della Miniera (verso le Punte Pelvo e Sibolet) continuando lungo la stradina (oppure tagliando i tornanti con alcune possibili scorciatoie) si raggiunge la bella conca dove è situato il Rifugio Trofarello alla Fauniera m. 2300 (chiuso). Dal Rifugio occorre abbandonare la stradina e volgere a sinistra, risalendo il Vallone Fauniera in direzione di una spalla nevosa quotata m. 2488 direttamente e/o con diagonali, su terreno abbastanza ripido ma non difficile. Raggiunto lo spallone nevoso si vede bene la Punta Parvo e la restante parte dell’itinerario da fare. Ci si abbassa ora nel valloncello sottostante, fino a raggiungere una conca ampia e pianeggiante che precede il Passo Fauniera m. 2372. Una volta raggiunta la conca, non è necessario raggiungere il Passo Fauniera, ma ci si porta sul pendio di sinistra (abbastanza ripido, a volte possono servire i ramponi) che va risalito in direzione di una specie di colletto sulla cresta tra il Parvetto e la Punta Parvo. Raggiunta la bella cresta NO non resta che proseguire lungo il filo, superando alcune facili roccette affioranti nel tratto finale, prima di raggiungere la cima, sormontata da una croce in legno. (ore 3,00 da Castelmagno alla cima, con buone condizioni di innevamento). In discesa non rimane che seguire a ritroso lo stesso itinerio di salita, oppure (ma con buone condizioni di innevamento e con i pendii non carichi di neve fresca..!) dall’insellatura situata tra il Parvetto e la Punta Parvo è possibile scendere direttamente il Vallone Parvo fino a sbucare nei pressi delle Baite Parvo e sulla strada che riporta a Castelmagno.
- Cartografia:
- ICC foglio 112