Salita in grande imbiente dolomitico su una parete molto verticale. La via segue le linee di debolezza della parete attraverso diedri e camini compiendo anche alcune traversate (molto bello il traverso esposto alla L4 e la compatta placca finale). La roccia è migliore di quello che avevamo immaginato, per lo più compatta nei passi difficili. Questa è comunque una via più alpinistica che sportiva dove occorre anche sapere protteggersi e dove occorre prestare attenzione nei punti facili ma con roccia meno salda e presenza di qualche ciuffo d’erba. A destra della via abbiamo visto spit e soste di un altro itinerario di cui non abbiamo notize ma che pare molto ineressante. La prima calata è stata rinforzata con un cordone passante in una clessidra a monte della sosta. Nella sosta della seconda calata è stato lasciato un maillon aggiuntivo per sicurezza. Verificare comunque con molta attenzione queste due soste. Un saluto ai miei compagni di cordata Viviana e Stefano.