La gita
giovil
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11/08/2018
![](https://stage.gulliver.it/wp-content/uploads/2018/08/11/pasquale-monte-dallalbergo-dei-forni-via-normale-per-la-cresta-so_11cb.jpg)
![Cresta e cima , dietro il cevedale](https://stage.gulliver.it/wp-content/uploads/2018/08/11/pasquale-monte-dallalbergo-dei-forni-via-normale-per-la-cresta-so_f11c.jpg)
![](https://stage.gulliver.it/wp-content/uploads/2018/08/11/pasquale-monte-dallalbergo-dei-forni-via-normale-per-la-cresta-so_9f01.jpg)
![](https://stage.gulliver.it/wp-content/uploads/2018/08/11/pasquale-monte-dallalbergo-dei-forni-via-normale-per-la-cresta-so_5f11.jpg)
![A sinistra il Gran Zebrù.i primi piano la cresta dal Monte Branca](https://stage.gulliver.it/wp-content/uploads/2018/08/11/pasquale-monte-dallalbergo-dei-forni-via-normale-per-la-cresta-so_1cbb.jpg)
La via più comoda in cresta e meno franosa mi pare in filo di cresta che ho seguito abbastanza fedelmente da quota 3000 dopo essere stato al Monte Branca. Le difficoltà alpinistiche sono concentrate nel primo tratto di cresta che presenta qualche passaggio di primo e secondo grado. Dopo, in corrispondenza del bastone che segnala l’arrivo diretti dai laghi, traccia di sentiero senza problemia. In cima moltissimi resti della guerra. Niente neve sul percorso. Morena sin quasi affilata in alcuni punti, divertente. Grandi torte al rifugio Branca che per celebrare sono passato all’omomina cima che si raggiunge in breve una volta arrivati in cresta a sinistra. La Pina brava ferma qui.