Salita: da un piccolo ponte poco oltre il si scende lungo la stradina, fino a raggiungere un ponte sul Torrente Maso a q. m. 1251. La strada in piano costeggia alcune
casette in zona denominata Popile. Si tralasciano le deviazioni a destra, si oltrepassa la Cappella Popile m. 1253 e si raggiunge il limite della vegetazione pervenendo così alla S.F. Pastronezze con sbarra a q. m. 1260 ca.
Si entra ora nel bel bosco rado seguendo sempre la S.F. e tralasciando due deviazioni a sinistra a q. m. 1290 ca. e a q. m. 1330 ca. Si tralascia una deviazione a dx a q. m. 1425 ca. giungendo ad un’altra deviazione a q. m. 1472 «ore 1.00». Curvando a destra si percorre ancora la S.F. (fattasi ora più stretta ma sempre visibile) fino al suo termine: si è a q. m. 1660 ca. «ore 1.00-2.00».
Si rimane abbastanza distanti e alla sinistra orografica della Val Copavacche e con direzione Ovest-NordOvest si affronta un tratto di bosco alquanto fitto ed erto. Si guadagna quota con la vegetazione che via via si fa più rada. Da q. m. 1780 ca. si piega a Ovest percorrendo la poco marcata dorsale orientale e con salita sempre più panoramica si giunge a q. m. 1940 ca., dove la vegetazione è quasi assente. Di qui si percorre l’ampia dorsale pervenendo alla q. m. 2088: punto panoramico.
Si cala (Ovest-SudOvest) ad una sella a q. m. 2064; quindi se le condizioni lo consentono, si taglia con una diagonale sotto le due Quote m. 2092 e m. 2094. Si giunge così ad un’ampia sella a q. m. 2084 (se la neve non è sicura conviene rimanere sempre sul filo di cresta ponendo molta attenzione alle possibili cornici sulla dx).
Verso Ovest si affronta ora l’ultimo tratto ripido giungendo ad un’anticima a q. m. 2175: infine con direzione SudOvest brevemente in piano (attenzione) si raggiunge il M. Pastronezze m. 2182 «ore 2.00-4.00».
- Cartografia:
- Kompas 626, 1:25.000
- Bibliografia:
- Luciano Navarini, guida Guida di sci alpinismo dei Lagorài – Cima d’Asta , Edizioni 31.