Dal bivacco risalire il dosso erboso alle spalle e portarsi sotto allo stretto canalino di sfasciumi. Risalirlo interamente (delicato) e portarsi grazie ad un cengione a destra in una pietraia (radi ometti) o un nevaio; risalire infine con la ripida pietraia successiva sino al ghiacciaio di Patri. Salire in traverso a destra e aggirare due crepacci con due ampi tornanti fino alla sella nevosa della cresta nord ovest che si risale fino al congiungimento con la cresta sud.
Qui se le condizioni lo consentono si lasciano picca e ramponi e prima sul filo della cresta sud poi con breve perdita di quota e risalita si passa sulla instabile parete sud ovest dove tra rocce instabili e pietrisco si arriva alla punta sud (3581 m).
Scendere la cresta nord, dapprima su un tratto instabile di roccia friabilissima (50 m), poi giunti nei pressi di alcune placche coperte di detriti , si può attrezzare una doppia (corda da 50m) che permette di arrivare al colletto senza troppi problemi anche se la possibilità di disarrampicare c’è.
Da qui risalire la cresta sud con tratti di roccette e tratti di detriti fino alla punta nord (3561).
Ritorno dal medesimo itinerario.
- Cartografia:
- Kompass 1 : 50000 n° 86 Gran Paradiso