Corda e imbrago non necessari se tutti con passo sicuro.
Non frequentare con neve o dopo piogge abbondanti.
Nella descrizioni viene raccontata come "scala nel cielo".
Val Leventina, autostrada del Gottardo, uscita di Quinto, verso Ambri-Piotta, verso Altanca e Lago Ritom. Si sale in auto a risvolti una strada talora stretta ma sempre buona. Si supera l’arrivo della teleferica, una conca tetra e si arriva ai posteggi posti proprio sotto la diga (portare moneta, anche euri, perchè il parchimetro è piuttosto esigente).
Dalla diga di Piora (m 1851) seguire il sentiero in mezzo a torbiere e lariceti che porta al Passo Forca (m 2112)(circa 45m): si trova una traccia a sinistra che segue la cresta spartiacque. Si sale seguendo tracce di capre o sul filo o sul versante dx (leventinese). Si passa in successione il Poncione d’Arbione (2409)e l’Uomo di Arbione (2414). Quindi la cresta si impenna fino al Poncione Pro do Roduc (2507), meno difficile di come appaia.
Lieve discesa e salita al Passo Comasnengo dove al ritorno si può scendere verso la Capanna Cadagno (Utoe) e seguendo la strada sterrata lungo la valle, tornare all’auto.
Inizia qui il tratto più alpinistico dell’ascesa. La cresta sembra respingere ma percorrendola si trova sempre una traccia o sul filo o appena a dx. A sinistra invece la parete precipita a picco con una piodata impressionante. Alcuni tratti esposti, una placca, alcune torri e il tratto finale con ottima roccia sul filo. In cima un ometto e, a picco, la Leventina e i Laghi di Chiera.
La guida da 3 ore dall’auto, direi che 4 ore sia più realistico
- Cartografia:
- Cns 1:25.000
- Bibliografia:
- Guida Alpi Ticinesi Dal Gottardo al Pizzo di Claro