Da Roma si percorre la via Nomentana, proseguendo poi sulla Palombarese. Prima di Palombara Sabina si devia a sinistra in direzione di Stazzano-Moricone. Arrivati a Moricone, si svolta a destra per il paese di Monteflavio. Una volta giunti dentro al paese, si gira a destra imboccando via di Monte Pellecchia. Qui conviene parcheggiare nel primo tratto in cui la strada è ancora asfaltata (811 s.l.m.), dove già si scorgono i segni bianco-rossi.
Dall’auto si prosegue a piedi lungo la strada bianca costeggiata da steccati e recinti per gli animali. Dopo il primo tratto, altri segni bianco-rossi indicano un possibile sentiero alternativo sulla sinistra. Proseguendo invece lungo i segni bianco-rossi della strada principale, si arriva in breve ad un piccolo slargo da dove la strada si restringe fino a diventare un sentiero che dopo un po’ si addentra nel bosco. Si prosegue quindi per il sentiero 312B, in parte fuori dal bosco, giungendo a scorgere una strada bianca che si interseca con il nostro sentiero poco più avanti. Si esce allo scoperto arrivando ad incrociare la strada bianca in corrispondenza di alcuni cartelli che individuano la strada stessa come percorso 312 e segnalano la località in cui ci si trova (Sella Valle S.Rico). Gli stessi cartelli indicano di proseguire lungo la strada per tornare a Monteflavio in una direzione (percorso del ritorno), e verso il monte Pellecchia nell’altra direzione (1 ora e 15 minuti fino alla vetta). Attenzione all’indicazione di 800 s.l.m. sul cartello: ci si trova in realta’ a 1002 s.l.m.
Proseguendo quindi in direzione del Pellecchia, si segue la strada con un larghissimo giro antiorario fino alla Casa del Pastore (1000 s.l.m.), immediatamente prima della quale si svolta a destra per salire decisamente (attenzione a non perdere i segni), addentrandosi nel bosco con un lungo diagonale ascendente. Prima di lasciare il bosco, a 1320 s.l.m. si incrocia il sentiero 309 proveniente da sx. Si è in loc. Pozzi della Neve. Si prosegue quindi allo scoperto poco sotto la cresta, fino ad intravedere (1340 s.l.m.) una grossa croce in alto sulla sx. A questo punto si abbandona il sentiero per raggiungere la croce e quindi la vetta (1368 s.l.m., targa in ricordo della sciagura aerea del 1960, con un pezzo dell’elica, cementata). Dalla vetta proseguire per il crestone sommitale riprendendo il sentiero fin verso la fine della cresta, in corrispondenza del Pizzo Pellecchia (1327 s.l.m., 20 minuti). Dal Pizzo scendere verticalmente per il ripido perndio erboso/sassoso (EE) stando nei pressi dei resti di una lunga staccionata (pali e filo metallico), da lasciare inizialmente sulla dx scendendo poi sulla sx, entrati nel bosco. Si raggiunge, nei pressi di una larga sterrata, la Forcella di Civiltella (1100m) dove si prende il sentiero sulla dx che attraversa in falso piano una zona di vegetazione caotica fino ad uno spiazzo denominato esta della Valle Lupa (Lopa su IGM). Si prosegue ora in leggereo saliscendoi nel bosco, fino ad una svolta a dx, passata la quale ci si imbatte (1012m) nei resti dell’aereo precipitato: è visibile/toccabile parte della coda, adagiata in un piccolo canalone. Poco più a valle nello stesso canalone si trovano i resti del motore. Sulla coda tracciate indicazioni (freccia) per reperire, più in alto, sulla sx salendo, i resti dell’ala. Proseguendo per 10 min sul sentiero ci si ricongiunge sulla sterrata che conduce a dx alla citata Casa del Pastore ma sulla sx al tragitto di ritorno.
- Cartografia:
- IGM MONTI LUCRETILI 1:25000