Se potevo mettere 10 stelle avrei provato a metterne 20. Salita incredibile, unica nel suo genere, diffidate da chi scrive sulle relazioni che non è divertente: ovviamente non è un posto dove portare la fidanzatina, ma se uno ama le Dolomiti è davvero un itinerario imperdibile. Da dove cominciare? Sono salito da Pecol dove avevo l’appartamento, raggiunto Le Mandre inizia un fastidiosissimo bosco di mughi che mi fa presagire il peggio…se inizia così chissà che ravanata sarà in alto! Mai impressioni poteva essere più sbagliata: entrati nel vallone della fessura si entra in un mondo parallelo, intorno a me solo roccia, ghiaia e i pochi camosci che scorrazzano indisturbati in questo ambiente epico. Il tratto più impegnativo è sicuramente arrivare all’attacco della cengia, tra roccette sporche di ghiaia e passaggi non sempre banali, ma mai eccessivamente difficili, tra l’altro ci sono sempre bolli rossi e ometti, io son riuscito comunque a perdermi sul ghiaione nella parte bassa ma poi ho ritrovato la strada. La cengia è SPETTACOLARE: non è così stretta come dicono molti, probabilmente non sono abituati all’esposizione. Se uno è abituato ad arrampicare in Dolomiti questa si rivela pressochè una passeggiata, ovvio che l’attenzione dev’essere massima ma come su qualunque via degna di questo nome. È anzi INCREDIBILE come ci sia un passaggio così logico, così immediato e così evidente tra delle pareti che repulsive è dir poco. Una magia della natura, che si farebbe fatica a trovare in qualsiasi altro posto al mondo. Una volta giunti sulla Normale dispiace che sia tutto finito, il resto della salita e la discesa dalla cengia di Ball, per quanto comunque molto belle, non hanno lo stesso sapore. Se nella vita mi capiterà di trovare un’altra via che si avvicina alla bellezza di questa cengia mi potrò ritenere fortunato, è la prima volta per me sul Pelmo ma questa montagna mi ha stregato. Non potrei consigliarla di più a chi vuole vivere questa bellissima esperienza. Giusto un appunto sul meteo, ha piovuto e non poco ma ormai avevo già passato il Rifugio Venezia, ed ero talmente contento che non mi ha dato neanche troppo fastidio. Ad averne di giorni così!
In solitaria, quinto e ultimo giorno della vacanza dolomitica