Roccia: quarzite.
Sviluppo 525 m.
Materiale in posto: 46 spit/chiodi, di cui 28 di progressione e 18 di sosta con catene di calata. Numerosi cordini di segnalazione sulla via. Necessari friend piccoli e medi e nut. Portare cordini per allungare alcune protezioni.
Difficoltà max 5c (obbl. 5c)
L1 Salire per grossi massi fino ad una cengia sotto la doppia fessura, superarla direttamente uscendone sulla dx e proseguire diritto su placche verticali ma articolate fino in sosta (5c/4c, 45 m);
L2 Diritto per una decina di metri, poi reperire una fessura che con ascesa diagonale a dx raggiunge un tettino rossastro che si supera sulla dx; un muretto verticale porta alla sosta (4c, 40 m);
L3 Traversare a sx sfruttando un comodo terrazzino, quindi verticalmente su belle placche, poi ancora a sx fino a raggiungere l’evidente spigolo di fronte; salire direttamente su placche articolate verticali fino in sosta (4c/5a, 50 m);
L4 Diritto su placche compatte poi a sx, giungendo sul terrazzo sommitale del torrione (4c, 30 m). Raggiungere la seconda parte della via attraversando la selletta di fronte e proseguendo nel facile canale che porta nei pressi di un grande lastrone di roccia chiara che si supera infilandosi sotto (trasferimento totale circa 100 m; NOTA: la seconda parte di Moby Dick attacca 30 metri a sx, prima del lastrone);
L5 Salire direttamente la fessura di fronte con bei movimenti raggiungendo una cengia; proseguire ancora diritto superando un tettino sulla dx e portarsi presso una fessura sinuosa su placca compatta; superarla e proseguire direttamente fino in sosta (5a/4b/5c/4c, 50 m);
L6 Proseguire direttamente su belle placche a dx (o a sx) di una fessura, poi traversare a dx, oltrepassare un piccolo canale, ancora in placca fino alla sosta (4c, 50 m);
L7 Traversare per l’intera lunghezza sempre leggermente in salita a dx su comodo terrazzino roccioso fino alla sosta presso un vago speroncino (3c, 40 m);
L8 Direttamente per circa 10 m, poi a dx ancora in leggera ascesa fino alla sosta presso una comoda cengia (3c, 45 m);
L9 Seguire l’evidente terrazzino a dx per una decina di metri, raggiungere una fessura e proseguire direttamente prima su placche verticali ed infine in una fessura fino in sosta (3b/4c/5c/5b, 50 m);
L10 Dalla sosta a sx seguendo un pilastrino di roccia chiara un po’ lichenato direttamente sino in cima (5b/4a, 25 m; sosta su uno spit con maillon). Di qui è possibile raggiungere in breve la vetta del Pelvo d’Elva.
Discesa: dalla cima del Pelvo seguendo il sentiero che scende lungo il versante Est, oppure dalla S10 traversando in orizzontale a sx fino a incrociare il sentiero sopraccitato, oppure in doppia sulla via.