Gita infrasettimanale per portare a casa un altro 3000. Giornata discreta con leggera velatura che non ha compromesso il magnifico panorama. Abbiamo avuto qualche problema in fase di salita, non avendo visto le targhe metalliche, siamo proseguiti con l’evidente sentiero che ci ha portato nel nulla. Ritornando indietro abbiamo incrociato un altro sentiero (evidente e con tacche gialle) che saliva verso il canalone, con questo siamo giunti in vetta. Per il ritorno nessun problema, scesi diretti fino alla targhe (1 e 2 nella foto). Mi permetto di fare una critica costruttiva, fornire qualche indicazione più precisa e magari, sul posto, fare qualche ometto permetterebbe di non sprecare energie alla ricerca della via giusta. Nella foto indico la posizione delle due targhe metalliche 1 2, e con il 3 la posizione di una pietra triangolare con palo e la via di salita; questo è il punto critico che si trova subito dopo il bivio con il sentiero che scende con direzione Ovest verso Bellino (esiste una pietra con scritte non decifrabili); comunque questa parte di sentiero all’inizio è segnalato anche con tacche gialle. Sicuramente indicare il sentiero di salita con tacche rosso-bianche (seguendo lo standard) non sarebbe male, indicandolo sul megagalattico cartello in legno che indica il Pelvo… Proprio sotto la paretina con la targha in ottone (2) ho fatto un ometto con pietre a lama, a destra in alto si vede la pietra triangolare con il palo. Nel canalino è stata fissata una corda fissa e poi una catena, sono presenti anche 2 chiodi, facilita di molto la salita, che comunque nella parte finale non è banale. La sterrata è da fare senza fretta, come auto noi eravamo con una Renault Kangoo, nessun problema, se è bassa…