Dall’uscita autostradale di Chiavari si prende per Carasco e successivamente s’imbocca la SP per la Val d’Aveto. Dopo aver oltrepassato Rezzoaglio si devia per Amborzasco continuando sino alla Casa Forestale del Penna dove si lascia l’auto nell’ampio parcheggio. Si ritorna indietro lungo la strada per circa 70 m sino ad un cartello “M.Penna”. Si segue il segnavia (Triangolo giallo) sugli alberi verso nord per pochi minuti e lo si abbandona in direzione NE, nel bosco, fino a raggiungere la parete. Si continua ad est oltrepassando il canale N ed il canale Roberto. (Consigliate le racchette in caso di abbondanti nevicate). Si raggiunge in pochi minuti un terzo canale, l’attacco della via Gambalunga.
La via:
1) 35°-40° 35 m (assicurazione su picche) Per arrivare al canale è necessario avvicinarsi in discreta pendenza. Si crea una cengia all’attacco e si sosta su picche.
2) 50° II-III 35 m (possibilità per knifeblades, universali e friends) Si risale il canale iniziale su ghiaccio ripido e facili passaggi di caratteristica diabase completamente verglassata. Possibili assicurazioni ai lati con chiodi. Si raggiunge un grande masso presso un muro (2 ch. di sosta).
3) 45°-60° 1 pass. IV 35 m (possibilità per fettucce) Dalla sosta ci si sposta a DX per 2 m, attaccando direttamente un risalto a 60° con un passaggio di IV verglassato. Il canale continua con pendenza minore (assicurazione su alberi con fettucce) sino ad una svolta a DX. Si sosta su un grande Faggio.
4) 35°-45° 40 m (conserva od eventuali fettucce sui faggi) Si continua seguendo il canale che in moderata pendenza obliqua a DX diventando più ampio. La linea di Monte Penna – Parete nord salita piega nuovamente a SX presso un grande masso su cui si sosta (possibilità per knifeblade od universali ,eventuale sosta su picche o corpo morto).
5) 50°-55° 40 m (possibilità per nuts, friends medi o piccoli, chiodi a lama V od universali) Dalla sosta si continua obliquando a SX e tralasciando il canaletto E ed il successivo tratto del canale Gambalunga, facilmente identificabile per un grande masso incastrato su cui si sosterebbe. Si prosegue sulla variante “Fidati dell’Erba” attaccando la paretina ad O. (si rinvia su un grande masso alla base). Si risale lo strappo uscendo nella parete N con tratti di misto sino ad una faggeta. (si sosta con fettucce su alberi).
6) 55° IV 45m (possibilità per chiodi a lama, universali ed a V)
Si risale verso SX il pendio di neve in forte pendenza che in pochi metri si porta all’attacco della parete di misto. Si attacca un diedro camino abbastanza impegnativo su roccia verglassata. Attenzione alle fessure per i chiodi da ricercare ai lati, non sono molte. Si obliqua a DX la parete valicando, sempre in misto, una piccola selletta. Si traversa a SX verso una seconda selletta dalla quale ci si cala verso l’uscita del canale Gambalunga. (Sosta su picche o corpo morto).
7) 45° 35 m (conserva) Si continua lungo il canale che si apre tendenzialmente verso SX, raggiungendo un pilastro dove si sosta (eventuale utilizzo di chiodi o picche).
8) 40°-45° passi di II (conserva od eventuale possibilità per chiodi universali) Si attacca la parete terminale su misto semplice raggiungendo il crinale e di lì alla vetta Madonna e cappelletta votiva.
DISCESA
Dalla Vetta si ritorna sul crinale procedendo verso E e raggiungendo un traccia con segnavia (triangolo giallo). Si scende verso il passo dell’Incisa sino ad incontrare (25 minuti) una carrozzabile innevata utilizzata come pista da fondo. La si segue in discesa sino alla SP per la Val d’Aveto. Si continua per circa
100 m verso DX raggiungendo il parcheggio della Casa Forestale.
- Cartografia:
- Appennino Ligure
- Bibliografia:
- L'altimetro segna zero di Cristian Roccati