Info su la Pera Cuna: http://www.gruppoarcheologicocanavesano.it/la_pera_cunca.html
La parte di percorso ad anello si sviluppa interamente nei boschi su poderali ben ciclabili, solo alcuni brevi tratti è richiesta più attenzione. (MC - BC); 70% sterrato, ~700m disl, poco + di 50km tot da Ivrea. Traccia GPS allegata.
Da Ivrea si raggiunge Caravino ad esempio seguendo lo sterrato del Naviglio di Ivrea sino a raggiungere la provinciale da percorrere a sx su un breve tratto in salita che porta al centro dell’abitato dove raggiunto l’incrocio per salire al Castello di Masino si svolta a sx (in via Cavour, in direzione Settimo Rottaro) e di li a poco sulla dx si trova via Roiera (inizio dello sterrato).
Da Ivrea si può raggiungere l’incrocio del Gravellino (primo incrocio importante passato l’abitato di Torre Balfredo e Tina) dove svoltando a dx si salgono un paio di tornanti e si raggiunge Caravino. Nell’abitato si prosegue diritto per via Cavour (direzione Settimo Rottaro) e di li a poco sulla dx si svolta in via Roiera che diviene ben presto sterrato e scende nel valloncello fra boschi. Al primo bivio si tiene la sx e si prosegue sino a raggiungere la prima cas, Roiera e le successiva, superata si svolta a dx in lieve salita e in poche decine di metri si raggiunge la strada asfaltata che si percorre a dx affrontato una decisa salita superata si trascura la prima strada a dx per arrivare al bivio e proseguire tenendo la sx con indicazioni cas. Francia. Superate le case al primo bivio svoltare a sx e poi ancora a sx su scorrevole sterrato che scende tra vigneti e prati (si supera lasciando sulla dx il traliccio x TLC e a dx la cas.Garlasca. Al termine della discesa si svolta decisamente a dx per passare il sottopasso dell’autostrada e proseguire in discesa (più sconnessa) sino all’ampio sterrati dove si svolta a dx.
Percorso un tratto di sterrato che costeggia un breve tratto del lago di Viverone (forse il lato più “naturale” anche se meno accessibile) si oltrepassa un cascinale e di li a poco sulla dx vi è il bivio che ci porterà a risalire ad un sottopasso dell’autostrada.
Al bivio menzionato si propone un deviazione ad anello che raggiunge il lago di Viverone; si prosegue quindi trascurando il bivio a dx per svoltare a sx sulla vicina strada asfaltata che con una decisa e marcata salita sale la collina in località Veneria dove una marcata discesa offre un veloce arrivo al lago.
All’incrocio, siamo in regione Masseria, lo si attraversa verso il lago e si percorre a dx il lungolago sino al campeggio dove termina il tratto di lungolago e occorre risalire a dx sulla strada (volendo si prosegue il giro del lago con vaie possibilità).
Dalla Masseria si ritorna per l’asfalto nella direzione di provenienza per svoltare a sx con indicazione Alice Castello e salire a riguadagnare la collinetta. Raggiunta la provinciale si svolta a dx (siamo sulla piana sommitale fra vigneti) per poi svoltare a sx a scendere su ampio sterrato e raggiungere il bivio da cui abbiamo iniziato l’anello al lago.
Qui ora si svolta a sx sulla sterrata che sale con tratti sconnessi e marcati sino a raggiungere e oltrepassare il sottopasso autostradale; appena superato o si svolta a dx o si prosegue diritto per sale ad un bivio (Sapel dal Bras) dove una palina indica a dx “Bocca d’Arbaro” che per ora trascureremo (ma si ritornerà per proseguire l’itinerario).
Si svolta a sx in falsopiano a raggiungere il santuario di Santa Maria collocato in un ampio piano. Si prosegue ora per un breve anello su sterrati scorrevoli percorrendo quello frontale alla chiesa sino a raggiungere un primo bivio, si svolta a sx e al successivo marcatamente a sx risalendo un tratto al cui margine sono posti i piloni della via crucis sino a raggiungere nuovamente S. Maria.
Si ritorna ora (con lo sterrato a dx della chiesa) al bivio con palina lasciato prima, per riprendere l’itinerario svoltando a sx (seguendo le indicazioni “Bocca d’Arbaro”) trascurando gli sterrati laterali si raggiunge l’asfalto; percorso un breve tratto a dx si svolta a sx sul l’atro lato della strada per imboccare lo sterrato (indicazioni Lusenda 1) che ci porterà sino al bivio con il pilone di santa Maria Ausiliatrice.
La salita alla Pera Cunca si trova sulla sx poco prima di arrivare al pilone (bivio non segnalato) che si raggiunge salendo un tratto ripido e un po’ sconnesso di sterrato, dopo un pio di curve e quando spiana occorre individuare la deviazione a dx e in poche decine di metri si sale alla Pera Cunca.
Ridiscesi al bivio del pilone (pannello informazioni) si svolta a dx con indicazione Masino (lungo il muretto) si attraversa il Bric Campore e omonima cascina (fra bei vigneti) si scollina e in discesa si raggiunge il perimetro del castello di Masino. Si prosegue lungo il muro di cinta salendo fra il borgo di Masino sino all’ingresso e alla bella balconata panoramica del castello.
Proseguendo lungo le mura di li a poco si inizia a percorrere lo sterrato “strada dei 22 giri” che con una divertente e panoramica discesa ci porta a richiudere l’anello sulla strada per Caravino al bivio di Gravellino, percorsa all’inizio dell’anello (occorre abbandonare lo sterrato a dx all’ultimo tornate della 22 giri su evidente traccia e non proseguire sino al termine). Rientrare su Ivrea.
- Cartografia:
- Anfiteatro Morenico d’Ivrea n.07 1:20000 ed:MuEdizioni
- Bibliografia:
- Castello di Masino (da Borgo d'Ale) su http://www.mtbpiemonte.it/