Anche se considerata escursionistica (per esperti), la via normale alla Poite Percée richiede l'uso delle mani in tutta la risalita della parete. Utile il casco per la presenza di sassi mobili e ghiaia sulle cenge. Tenere in considerazione che molti tratti sono esposti e la crestina finale aerea.
Il refuge de Gramusset, gestito da metà giugno a metà settembre e nei weekend fino a ottobre, permette di dividere la gita su due giorni.
Dal Col des Annesun evidente sentiero porta a percorrere due crestine erbose per approdare alla base del risalto calcareo su cui si trova il Refuge de Gramusset (2163 m). L’ambiente è qui spettacolare: una distesa calcarea a rigole nel senso della pendenza (les cannellures) che nascondono fenditure a volte profonde (non per niente non c’è acqua).
Dalle spalle del rifugio si risale dapprima la fascia calcarea e successivamente un ripido ghiaione fino allo zoccolo della parete.
Da qui il percorso, sempre ben segnalato in arancio/rosso, sfrutta le numerose cenge inclinate e obbliga ad aiutarsi con le mani per superare le balze e successivamente alcuni canalini fino a portarsi sulla breve cresta che conduce in cima (bella croce lignea).