- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Presa prima benna a Courmayeur, 8.30 ora nuova.
Risaliti al Flambeaux, siamo scesi per il primo tratto della vallèe Blanche classica, poi ci siamo tenuti sotto la Vierge e, tagliando sotto la Noire, abbiamo disceso il lato destro orografico della seraccata, guadagnando un centinaio di metri di dislivello rispetto alla discesa classica che vorrebbe si scendesse fino alla Salle à Manger.
Risaliti su neve ottimamente rigelata (rampant utili), fino al conoide.
Terminale ottimamente chiusa.
Canale super scalinato, si sale comodamente con ramponi leggeri da scialp e picca classica.
In queste condizioni, noi non ci siamo legati.
Occhio ai due passi su roccia (II grado) che si devono fare in cima al canale, rischio di buttar giù pietre su chi sale.
Le soste alla brèche e al bivacco soffrono il sovraffollamento domenicale, noi abbiamo atteso circa due ore per poterci calare (molta gente inesperta).
Sono abbastanza vecchie e su cavi arrugginiti, vista l’affluenza gioverebbero un paio di spit.
Noi ci siamo calati dal bivacco con due spezzoni da 30m giuntati, si raggiunge una seconda sosta poco consigliabile.
Se volete arrivare al bivacco, meglio avere due corde da 50m che permettono di arrivare al fondo del canale con una sola calata.
Discesa su neve ventata ma comunque sciabile, ambiente strepitoso, meteo super.
Sul ghiacciaio di Lechaux grandi curvoni su marcetta adorabile.
Poi picchiata verso Montenvers e corsa su per le mille mila scale per prendere l’ultimo treno per Chamonix: attualmente non è più possibile arrivare in città con gli sci.
Ritorno in Italia con Flixbus delle 19.25, 9€ trasporto sci, 5€ a persona: vi lascia in centro a Courmayeur, prevedere autostop per tornare al parcheggio della skyway.
Con Aline, Elisa e Steu, di nuovo insieme in scarponi da sci a Chamonix.
E finalmente, hamburger laido al Pocoloco!
Tex, ci sei mancata!