Avevo già salito l’itinerario ma non mi era rimasto granchè impresso; sabato invece con Fabrizio l’ho apprezzato per la sua aria retrò per i canoni di Perti.
Dopo un primo tiro un po’ terroso nella parte iniziale, infatti si arriva in sosta con passi interessanti e di qui un secondo tiro con ingresso molto “estetico” ed un traverso, come ha affermato Mahler “astuto”,(peccato solo per qualche fico di troppo).
Quindi il bel diedrone, faticoso ma ben integrabile, e per finire il breve tiro di uscita a dx; Fabrizio ha intuito la variante, ma io ero troppo “stanco” per provarla (un buon motivo per tornare su questo itinerario poco frequentato). Ovviamente le due guide del finalese riportano una descrizione che centra poco o nulla con quanto si affronta in realtà (5 tiri di cui il secondo di 6b) probabilmente precedente alla richiodatura.
Sabato non poteva mancare la salita di “Nonno Dino”, che io continuo ad indicare come uno degli itinerari più interessanti di Perti.