Pianarella (Bric) – Fivy

Pianarella (Bric) – Fivy
La gita
marcestonex
4 27/05/2024
Accesso stradale
Posteggio lungo la strada nello spiazzo dalla Cappelletta, altrimenti intorno altri ampi spiazzi

Dal posteggio si prende il sentiero 2 triangoli rossi e lo si segue per un buon 15 minuti, fino più o meno dopo che si incrocia la parete una prima volta, dopodiché si svolta per una brevissima traccia in corrispondenza di un sasso con i 2 triangoli sovrastato da un ometto (noi comunque abbiamo seguito le coordinate della guida di Tomassini, molto precise). L’attacco è in corrispondenza di un albero doppio, non è più presente il nome alla base (allego foto per chi come me ha sempre dubbi).
Di seguito elencherò i gradi che sono effettivamente secondo me i tiri e le mie impressioni:
– L1: 10 metri di IV con uscita a dx in piena terra, sosta comoda su catena. Un solo chiodo di protezione a metà del muretto;
– L2: il primo vero tiro, circa 30mt, sopra la catena (e NON a sx, quella è un’altra via) si prosegue dritti sul 5b/c puntando ad un evidente tettino che si aggira sulla sx con passo duro, su tacche nette ma verticali e piedi piccoli, a parer mio al limite del 6b, più in alto prosegue sempre verticale fino a 2 cordoni dai quali un bello slego di 5mt conduce in comoda sosta su catena dentro ad un antro. Poche protezioni ma, escluso in cima al tiro, nei posti giusti, in totale in 30 mt ci sono 5 resinati e 2 cordoni;
– L3: circa 35 mt, passaggino strapiombante sopra la sosta, prosegue dopo un deciso slego in una fessura camino che conduce, di nuovo in slego, ad un primo masso che si scavalca per poi passare sotto ad un secondo masso gigante e trovare una comodissima sosta su catena. 2 resinati in totale, a parer mio un po’pochi, e difficoltà forse sul 5a/b in partenza nella fessura/camino;
– L4: NON salire sopra la sosta (tiro di 6c+) ma puntare ad un cordone a dx: superato questo, buio totale. La relazione dice 6a, ma di 6a non c’è proprio niente, e mi trovo molto in linea con la relazione di “Vie Lunghe Finale” che propone un 6c oppure 6a/A1: personalmente non ci ho ragionato troppo, ma tra la qualità delle prese (tra l’altro una palesemente scavata…) e dei piedi solo spalmati non ho proprio capito come passare senza mungere, tanto da chiedermi se mi sono perso qualcosa. Sopra questo ostico passaggio si prosegue in verticale fino quasi sotto al tetto tenendosi sul 5b/c fin nei pressi di un cordone, da dove si traversa a sx in salita fino a raggiungere la sosta su 3 resinati da collegare. Circa 40mt, molte protezioni, tenere conto anche che la sosta per 3 persone è scomoda;
– L5: si prosegue nel traverso a sx stando attenti non rimanere alti ma a tenersi quasi in discesa, sul 5a, altrimenti come me ci si trova con piedi buoni ma con mani completamente su colata liscia. Circa 15mt, 1 sola protezione alta, sosta in un grottino in fondo al traverso con cordone su clessidra. Considerare che su un traverso con così poche protezioni poco importa se si è da primi o da secondi!
– L6: si attacca a dx della sosta e si prosegue sopra seguendo i fittoni per una sequenza di strapiombini di nuovo sul 5b/c, fino a sbucare in un grottone dove si attrezza una comoda sosta su pianta che sembra lì apposta. Circa 15mt, 4 protezioni tra chiodi e fittoni.
Volendo si possono accorpare gli ultimi 2 tiri, in questo caso consiglio di allungare molto bene le protezioni per evitare attriti troppo elevati.
Il rientro avviene prima uscendo dalla grotta dall’unico lato possibile, e successivamente risalendo a caso nel bosco (tracce di passaggi) fino ad intercettare il sentiero principale che in una 20ina di minuti riporta alla macchina.

Con Walt e Pier, rispettivamente prima e seconda via lunga, bravissimi nel tenere botta sia sul duro che sul delicato, gran bella giornata e foto da urlo!

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