Nel complesso una gita lunga su una montagna isolata con accessi lunghi e discese non banali.
Lasciata l’auto al piccolo piazzale del parcheggio si prosegue a piedi su strada sterrata sino alle malghe Borron, Da qui inoltrarsi nel vallone senza attraversare il torrente (restare sulla dx orografica) sino all’alpeggio. Un piccolo ponte permette di superare il corso d’acqua e un sentiero, all’inizio poco evidente ma poi ben segnato con tacche di colore bianco rosso mena ripido su per il costone giungendo alla sella dove si incrocia la deviazione per il biv Ferrario.
Proseguire per la cresta che porta in poco più di duecento metri al biv Cantoni 2625.
Proseguire per la cresta in piano, quindi superare il primo risalto per cengie (ometti) sino a un crestone di neve sotto il salto principale. Qui se le condizioni sono buone si può proseguire a mezzacosta su ghiacciaio sin sotto l’evidente seraccata e salire il couloir di neve che porta direttamente sopra il salto roccioso a circa 2950. Proseguire ormai per il ghiacciaio superiore portandosi verso la parete (a sx) che si risale integralmente sino alla cresta superiore sino alla vetta.
Per la discesa: si scende per la cresta NNW (AD-) riprendendo il percorso di salita, oppure per la cresta che porta al colle Rialpi (necessitano entrambi di buone condizioni di neve).
Altra alternativa è la discesa per il versante sud (vecchia via normale, ora in disuso). in questo caso si scende per il facile crestone (tracce di sentiero) sino a un colletto dove si trovano su un grosso masso due frecce che puntano in basso a sx (versante Bormio). Si scende il ripido canalino e quindi per un sistema di cenge e canali si divalla sino ai pascoli (il percorso non è obbligato ne difficile (F), tuttavia va intrapreso quando c’è ancora neve nei canali per avere meno pericoli per le pietre. Pochissimi ometti e solo alcuni bolli di vernice rossa.
La linea di discesa si tiene circa al centro parete per poi spostarsi verso il dosso dei Mot (sulla sx scendendo) per poi superare il salto roccioso della bastionata). Per tracce e poi per sentiero si arriva sino al lago di Campaccio e al fondovalle prima di Bormio.
- Cartografia:
- kompass 96, carta svizzera n.269 passo del bernina 1:50000
- Bibliografia:
- cai-tci gruppo piazzi-sesvenna 1996