Ci si incammina seguendo il sentiero n° 3 che supera un bel laghetto, sale un tratto nel bosco, risale un bel prato e raggiunge l´alpeggio di Juac (m. 1903 – ristoro). Si procede in leggera discesa superando alcune baite oltre le quali si scende più decisamente fino ad incrociare la sterrata che sale da Santa Cristina. Ora si prende a destra, seguendo lungamente la strada che, dopo aver svoltato a sinistra, conduce al grande Rifugio Firenze (m. 2037 – ore 1 dal parcheggio). Dal rifugio si prosegue sul bel sentiero n° 1 in direzione di Forcella Pana. Giunti ad un bivio nelle vicinanze di un recinto, lo si abbandona e si prende una stradina sulla destra che si inoltra tra i pascoli. Dopo poco si giunge nei pressi della singolare “Piera Longia”, un grandioso monolito roccioso alto una cinquantina di metri posto tra i pascoli, dopo la quale si raggiunge la malga Piera Longia (m. 2297 – ore 1½ dal parcheggio). Dalla malga si oltrepassa un cancello e si prosegue per alcune decine di metri sul sentiero n° 2B in direzione del Plan Ciautier e del Sass Rigais. Dopo alcuni massi si incontra una traccia che si stacca sulla sinistra costeggiando una staccionata.
La si segue e, giunti al cospetto delle pareti, si scavalca il recinto e si imbocca un canalino franoso che si risale uscendo in alto a sinistra.. Ora l´esile traccia percorre, con una lunga diagonale da destra a sinistra sotto una grande fascia rocciosa, i ripidissimi prati (attenzione!) della spalla Ovest della Piccola Fermeda. Quando la fascia rocciosa forma un angolo retto puntando verso nord, si risale con alcune svolte il ripido pendio alla sua sinistra. Con un ultimo breve ma ripido tratto su placchette e rocce infide si guadagna la forcellina soprastante. Si percorre per qualche metro un´esposta cengetta sul versante Nord, abbandonandola in favore di alcune tracce sulla destra fra rocce e detriti sulla destra. Con qualche passo di arrampicata (I°+) in traversata ascendente su roccia buona ma molto esposta, si rimonta sulla crestina della spalla e si scende alla forcella tra questa e la Piccola Fermeda, dove si trova l´attacco della Via Normale (ore 2¼ dall´auto). Tralasciando l´evidente camino nerastro (III°) adiacente alla cresta una ventina di metri sopra di noi (dal quale si scenderà in doppia al ritorno), ci si sposta alcuni metri sulla destra e si risale in diagonale una facile rampa (II+°) e, giunti presso un canale poco marcato, si piega a sinistra risalendolo (II°). Si risale poi un breve canalino verso destra (II°) oltre il quale una breve paretina (II°+) porta su una comoda traccia di sentiero che percorre un tratto pianeggiante nei pressi della cresta. Al termine della traccia si rimonta un lungo e pendente canale (II° – in parte detritico) e, giunti ad un forcellino, si ridiscende sull´altro lato per un paio di metri e, in piano, si aggira lo spigolo di una liscia paretina (II° esposto – delicato). Subito dopo si risale un arrotondato e verticale camino con scarsi appoggi (III° esposto – delicato – presenti 2 cordini – tratto chiave della via, specialmente in discesa). Oltre il camino, si piega a sinistra (I° e II°) riguadagnando la dorsale, si percorre un altro breve e poco marcato canalino (II°) e, percorrendo il filo di cresta con passi facili ma molto esposti (I°), si raggiunge la strettissima cima della Piccola Fermeda (m. 2814 – ore 4 dal parcheggio).