Scoperta e valorizzata negli anni novanta da JM Troussier per alcuni stage di artificiale è da tempo caduta in disuso, avvolta dal medesimo oblio che caratterizza la disciplina dell’artif stesso.
La sua comodità (3 minuti di accesso dalla macchina) e varietà (circa 20 tiri dall’A1 all’A4, gradi abbastanza moderni…) ne fanno però un sito che merita nuova vita.
Non lo vedo per ora adatto a principianti assoluti ma sicuramente ottimo per chi ha già una discreta esperienza, un minimo di materiale e voglia di migliorarsi. Magari ci starà qualche nuova linea.
Accesso settori bassi: adesso che la galleria del Caporal è stata chiusa, posteggiare sotto il Sergent, davanti al campeggio La Peschiera. Scendere per la strada asfaltata chiusa al traffico x 15 minuti. Dopo un tunnel nella roccia ed una successiva finestra sulla galleria salire una corta sterrata sotto le pareti e la cascata di Balma Fiorant. Salire per debole traccia a sinistra tra i rovi, a volte è presente un ometto.
Accesso settore alto sinistro: come per il settore basso sinistro, ma poco prima infilarsi alla meglio nel greto del rigagnolo di balma fiorant. Le placche finali si superano con una corda fissa appena posizionata o per cengette più a destra. 30 minuti dalla macchina.
Accesso settore alto destro: seguire il sentiero per il Caporal per 10-15 minuti, poco prima che inizi a tendere decisamente a destra spostarsi per deboli tracce verso sinistra, poco sotto una bastionata di roccette. Traversare un ampio canale su facili placche e zolle e, raggiunte le rocce del margine destro del settore, scendere il ripido canalino erboso per 30 metri. Si è così sulla cengia mediana. 30 minuti dalla macchina.
Osservazioni
Il settore basso destro presenta un lungo muro nero dove corrono alcuni itinerari in traverso orizzontale e si notano degli spit non relazionati sulle guide di cui sopra.
Il settore basso sinistro è molto interessante ed anche il più comodo: ospita 4 vie di cui 2 sono molto meritevoli e presentavano già alcuni fix 10mm (non so se di JMT o di salitori successivi), spesso senza piastrina.
Questa fascia di roccia presenta alcune sezioni un po’ marce, ma gestire questi tratti fa parte dell’artif stesso.
I settori alti ospitano almeno 4 vie di più tiri, molto estetiche.
Nelle foto allegate trovate in rosso le linee da me salite, in verde quelle per ora solo individuate dal basso. Tenete presente che i primi 15 metri del settore basso sono nascosti dagli alberi.
1) Eloge sans asconneur
La prima via da sx. 25m, A2.
Probabilmente la linea originale saliva lo strapiombo marcio marrone sulla sx, io ho forzato la pancia liscia più a dx, raggiungendo delle belle fessurine da pecker molto divertenti, su roccia buona.
Partenza su rivetti e spit, poi si tira fuori il martello. Uno spit a metà tiro si è stortato mentre lo inserivo, è rimasto mezzo fuori. Da usare come un rivetto.
Verso la fine si vedono a sx due vecchi chiodi di sosta, salire ancora fino alla sosta comoda con 2 fix del 10 nuovi ed uno vecchio. Attenzione alla roccia gli ultimi 2 movimenti.
Direi che è l’A2 più semplice e meno pericoloso della falesia, volevo creare una via didattica vicina all’A1, ma poi sarebbe stato un peccato spittare le fessurine…
C’è un secondo tiro, dato A1, che sale per tettini fessurati. Tornerò.
Materiale: 4 rivet hanger (key hole ok), 10 pecker (3 grandi, 4 medi, 3 piccoli), 1 rurp, 1 cliff medio a punta, 2 nut medi (meglio se offset).
2) Experience, A2+
Questa via è forse la più meritevole della struttura, su roccia sempre buona (attenzione dopo il secondo fix!). Presenta un’arrampicata tecnica e moderna su micro fessurine strapiombanti, da salire con ampio uso di pecker e fino alla sosta intermedia (20m) non la reputo pericolosa, ci sono protezioni fisse (3 fix ed un grosso angle) a proteggere dopo ogni 3 o 4 protezioni da piazzare. La seconda parte, altri 15m, sono decisamente più impegnativi. La sosta intermedia era costituita da 4 chiodi ruggine dietro un sasso marcio e la abbiamo sostituita con 2 fix dell’8, scoprendo solo in un secondo momento che ce n’era una più sopra… La sosta alta ha 3 fix, di cui uno nuovo. Gradata in origine A3+ mi sento di darla A2 fino all’intermedia, A2+ fino in alto, in quanto più semplice del primo tiro di The Smasher al settore sopra dato A3. Le protezioni sono quasi sempre buone ma spesso difficili da piazzare e la scalata sempre strapiombante risulta faticosa e scomoda.
Materiale per la prima parte: 8 pecker (2 grandi, 3 medi, 3 piccoli), camalot C4 fino allo 0.75, nut piccoli e medi, serie friend micro (camalot C3), 1 cliff grande ed ev. 1 cliff gigante (opz.). Nastro americano per proteggere i bordi taglienti dei vari tettini. Per la parte sopra portare altri 8 pecker (4 grandi e 4 piccoli), 1 aluhead grosso, 2 cinch hanger spessi, 2 friend offset medi, corda da 70m!
3) Le Syndrome Pyreneen, A3/A3+
La linea più repulsiva della falesia, di assoluta soddisfazione e ingaggio.
Non presenta passaggi singoli difficili come si trovano sul Coccodrillo, ma nel complesso è la più impegnativa del piccolo caporal, sia fisicamente che per continuità.
La partenza più elegante consiste nel salire Asilo Primavera, dal fix di sosta con anello andare a sx a rivetto, poi tetto a lame molto delicate (attenzione!), un bel diedrino bianco caratteristico ed un ultimo tettino nero più semplice.
In via il fix di Asilo, 1 rivetto, 1 nut che non è più uscito ed un vecchio chiodo angolare dopo il diedrino bianco.
Materiale: 12 pecker (4 piccoli, 4 medi, 4 grandi), 2 serie friend C4 fino al 3 (il n2 no doppio), 1 o 2 serie microfriend alien/C3, serie nut e micronut, 2 cliff grossi (Cassin Captain Hook n3, BD Grapplin hook, Pika Spoonbil n2), 1 LA corto, 1 KB, 1 baby angle, 1 rivet hanger (key hole ok). Se si sale anche Asilo portare altri 5 o 6 pecker vari. Microfriend e nut offset opzionali.
Ben più impegnativa di Experience ed anche di The Smasher secondo me.
4) Spina Piccola, A2
Sembrerebbe la via più facile della struttura, ma non è affatto banale! La roccia richiede spesso molta attenzione e solo la prima metà presenta 3 fix intermedi, poi restano una dozzina di metri molto delicati! Si parte in libera facile su dei gradoni, un primo fix protegge una sezione di 2m molto marcia, poi diedrini da chiodi e pecker portano ad un fix e poi ad altri due vicini con maillon e chiodo da cui si può fare una sosta intermedia (A1+). Da qui lungo diedrino strapiombante dove sembra possibile utilizzare i friend ma in realtà si è sempre su pecker, micronut e microfriend e bisogna navigare bene… sosta su 2 fix e chiodo.
Materiale: 12 pecker (4 grandi, 4 medi, 4 piccoli), 1 serie microfriend (camalot C3), un camalot C4 n2 ed un 0.5, nut piccoli e medi, un chiodo LA medio ed un KB, 1 rivet hanger o 1 piastrina 10mm. Data A2, confermo.
5) The Smasher, 2 tiri, A3/A3+.
Via impegnativa, molto bella.
L1: partire con traverso su cliff giganti, poi fessurine a volte expanding, a volte fragili, con una miriade di pecker. Alcuni passi non sono affatto intuitivi e nemmeno semplici, 25m, A3.
L2: seguire la vena diagonale su roccia un pò marcia, imbottire di friend una lama a tettino, bat hole e poi scavalcare lo spigolo a sx. con qualche microfriend si arriva in sosta, 25m, A3+.
Portare: 15-20 pecker di tutte le misure (indispensabili!), 3 KB, 3 LA, 2 angle, 1 serie nut, 1 serie micronut, 2 grapplin hook grandi, 1 bat hook, 1 serie cliff giganti (pika spoonbill 2, 3 e 4), 1 serie camalot X4 fino allo 0.5 + un 2, 2 serie alien, 2 head grossi. Per il primo tiro basta 1 serie di alien.
6) Le pas qui coute, 5 tiri, A3+
7) Cecile B. Deux Mille, 2 tiri, A2.
Attacca in corrispondenza di un grosso albero a 6 tronchi, appena arrivati sulla cengia mediana.
Bella, semplice ed ideale per provare una notte in portaledge ad S2.
- L1: si sale la placchetta appoggiata ma muschiosa sopra l’albero e si traversa a sinistra fino alla netta fessura verticale (3°). Salirla con duro incastro (6a o A1, 1 passo), passare dietro l’albero, larga fessura e traverso a sinistra a due alberelli, ritornare a destra alla sosta su cengia (5b, friend del 4 necessario, anche doppio volendo), 30 metri.
- L2: dritti per la bellissima e sottilissima fessurina da KB e pecker, poi seguire l’evidente fessura che traversa a sinistra con ampio uso di nut e qualche friend. 25m, A2 classico, tiro molto bello! Attenzione a due sassi incastrati. Sosta completamente appesa sotto il tettino, portarsi almeno un seggiolino.
- La relazione originale riporta altri due tiri: uscendo dal tettino con 2 bei passaggi si accede ad una fessura svasa poco invitante, piena d’erba, muschio e cespugli che porta ad una cengia dove sulla destra si sale un’evidente fessurina sotto un tetto. Non percorsi.
Materiale: 1 serie camalot C4 fino al 2 + un 4, micro compresi, 2 serie di nut con molti medi/grossi, 3 KB, 3 LA, 3 pecker medi, 1 angle medio/grosso.
8) El Brusco Rosso, A1+.
Facile ma non troppo, molto carina. Prima via sulla sinistra del settore basso destro. Parte impegnativa con 3 movimenti su pecker su roccia non perfetta, poi 2 rivetti portano a ottimo diedrino da friend, si supera un tettino e si esce su cengia sempre con bei piazzamenti intuitivi. 20m, A1+.
Portare: 3 pecker medio/grossi, 2 rivet hanger (van bene anche 2 nut dal cavetto non troppo spesso), serie friend dallo 075 al 3 (il 2 almeno doppio, anche triplo), qualche nut medio, 1 LA.
9) Fa male il coccodrillo quando morde? * 25m, A4.
Ad ora la più impegnativa della falesia. Ho scomodato l’A4 per mantenere una logica con i gradi di tutti gli altri tiri del piccolo caporal, se volete sapere cosa vi aspetta sull’A3 di BAT è il tiro che fa per voi. Più difficile e pericoloso di The Smasher.
Attrezzare una sosta “comoda” x l’assicuratore con nut e friend grossi (BD Camalot C4 n1 e n.4 o 5) nel fessurone alla base, sedendosi sul lastrone appoggiato.
Si parte con una piastrina ballerina (lasciata) in una vecchia boccola di spit rock, poi dal fix nuovo il tiro non molla più fino alla sosta intermedia. Fessurina rovescia expanding (1 bat hole) molto difficile fino ad un KB pietrificato nella roccia con occhiello rotto ed altro chiodo fisso poco oltre. Poi hair crack da pecker che entrano pochi mm, si incrocia un tiro orizzontale che esce tutto a dx e si sale dritti a due head piccoli (il primo con sorpresa…). Due cliffate portano alla sosta intermedia su 2 fix.
Si può proseguire per altri 10m molto più facili (tranne 1 passo singolo) ma molto belli, tutti su nut e friend piccoli/micro su tettini fessurati, fino alla sosta su 2 fix, quasi in cima alla struttura. Dopo l’unico chiodo presente c’è un passaggio singolo davvero difficile e precario, su circlehead e/o rurp che richiede un po’ di perizia e fantasia nel piazzamento, ma le protezioni sotto e sopra son buone. Direi A1+ con singolo ingradabile… tutti gli head sono in posto.
Se la fate tutta conviene molto farla in monotiro, senza far sosta all’intermedia, troppo scomoda.
Materiale:
per la prima parte: 14 pecker (8 piccoli, 4 medi, 2 grossi), 1 serie friend offset (anche micro), 3 o 4 nut piccoli (anche offset), 3 head piccoli-medi, 2 bat hook, 1 cliff grosso a punta (captain hook n3), cordini kevlar, rinvii a esplosione, 15 rinvii, 20 sciolti.
per la seconda parte aggiungere: 1 serie friend piccoli e micro (fino allo 0.5 C4) doppiando i piccoli +1 n3 C4, altri 3 o 4 nut piccoli, 1 circehead, 1 rurp, 1 KB lungo.
Opz.: 1 KB corto, 1 LA corto, ball nut medio-grossi, 1 cliff gigante, 1 piastrina spit con bullone 8mm
10) Asilo primavera*. 8m, A1.
Finalmente un tiro facile! Adatto per prender confidenza coi pecker e la roba piccola. Parte poco a dx di Experience, è l’evidente fessurina sopra un fix da autosicura a 80 cm da terra. Sosta con un fix del 10 con anello.
Non so se fosse già stata salita in precedenza, non c’erano segni di passaggio, ma è molto invitante.
Volendo si può arrivare a mettere la corda dall’alto passando da dx, un passo di IV grado da proteggere con friend, meglio con le scarpette.
Materiale: 6 pecker vari, 3 nut piccoli o micro, 2 KB, 2 LA, 1 angle grosso, 1 cliff grosso, friend Camalot C3.
11) Zero a Zorglub, 25m, A2
Bel tiro inusuale, dopo i primi 6-7 metri compie un traverso di circa 20 metri completamente orizzontale e leggermente strapiombante seguendo una ininterrotta fessurina, incrociando a metà il Coccodrillo all’altezza degli head (non si usano qui!). Roccia quasi sempre ottima. Continua con un secondo tiro (per ora non percorso) verso dx orizzontale, poi si alza e torna a sx (spit a metà placca). Esce alla stessa sosta di A-Team.
Inizia pochi metri a dx di El Brusco Rosso, un rivetto in partenza e due fix in verticale, poi traverso a dx. Un chiodo a V ed un nut a metà tiro.
Sosta con 3 fix di cui 2 nuovi.
Volendo si può partire per i primi metri di El Brusco ed iniziare il traverso da lì, allungando la via di 5 metri circa, stesse difficoltà (portare 3 o 4 rivet hanger e 3 pecker in più in questo caso!).
La via non è mai pericolosa ma le protezioni richiedono molto studio per essere posizionate, a prima vista sembra non entrare niente!
Un tiro che metterà a dura prova le vostre doti di chiodatori e nuttatori ma anche il self control del secondo che per pulire il tiro se lo deve scalare tutto sulle protezioni.
Secondo me è leggermente più impegnativa di Cecile B., ma meno di Experience, quindi A2.
Materiale: 2 serie friend fino al n2 C4 (molto meglio se totem cam!), 1 C4 n3, 2 serie alien/ Camalot X4/C3 fino ai micro, 1 serie micronut, 20 nut piccoli e medi, 5 LA lunghi e corti ma spessi, 3 KB vari, 1 angle piccolo, 1 baby angle, 1 rivet hanger, 10 rinvii e 30 singolini, molti cordini, 1 corda da 50m.
Opz.: 1 friend C4 n4, serie alien/X4 offset, ballnut, tricam, 1 cam hook medio, 1 serie hook, 1 pecker medio, 2 rurp.
12) A-Team*, 38m, A3
Un tiro dove il martello la fa da padrone… si parte con un tettino a friend non semplice, su roccia un po’ dubbia; i piazzamenti più evidenti non sono da utilizzare… poi moltissimi pecker e qualche rivetto.
A metà tiro si arriva ad un vecchio fix, da cui credo si siano poi calati perchè non ho trovato segni di passaggio più avanti. Evidente fessurina sopra lo spit, poi traverso a sx su rivetti, altra fessurina strapiombante su pecker, qualche rivetto ed un passaggio finale su chiodi bello tosto. Usciti in cengia ho messo un fix dell’8 su cui fissare la corda x il secondo, poi ci si sposta 2 metri a sx ad una vecchia sosta su 2 fix del 10 ancora ottima.
Il tiro è sempre leggermente strapiombante, la roccia abbastanza buona tranne qualche tratto. L’arrampicata è esigente, richiede confidenza coi pecker, ma non è mai troppo pericolosa (attenzione ai primi 10 metri) .
Materiale: 1 serie di friend fino al 3 (no micro), qualche nut medio-piccolo, 6-7 rivet hanger (key hole), 15/20 pecker (4 grandi, il resto medi e piccoli vari), 1 serie cliff (captain hook cassin ok), 2 LA, 2 KB, 2 angle/U, moschettoni sciolti, rinvii e cordini a volontà. Corda da 80m o una corda ulteriore per scendere in doppia.
Opz.: un paio di head medi, cam hook, rurp.
* La via non è relazionata sulla guida di Versante Sud, il nome l’ho dato io, pronto a cambiarlo se trovassi l’originale.
- Cartografia:
- Era disponibile online lo schizzo della falesia di Troussier, ma è stato rimosso; ; restano le relazioni di Rock Paradise della nuova guida di Ceresole Reale di Versante Sud, un po’ contrastanti tra loro e forse non complete.
- Bibliografia:
- Valle dell'Orco, Maurizio Oviglia, Versante Sud