Le condizioni sono ottimali, tutta asciutta, il traverso detritico che parte dalla spalla S è evidente sino a…. dove è facile sbagliarsi in corrispondenza di saltini e placche di roccia, qui un invitante canale parecchio calpestato(in gran parte x errore…. vedi mia foto:)adduce ad un’altra via di tutt’altra difficoltà… per chi ambisce alla normale VA’ EVITATA!!
La via normale, vari ometti ma abbastanza confondibili, non ha arrampicata continuativa( se lo diviene significa che si ha sbagliato itinere, cosa molto facile )se non in alcuni brevi punti, passaggi che non superano il II°, seppur abbastanza esposti(talvolta) e sporchi di detriti di ogni tipo, non servono scarpette, bastano pedole da escursionismo, ora tantomeno ramponi e picozza. Obbligatorio il casco e la corda per calarsi, necessariamente, dalla prima per una ventina di metri al max( con una da quaranta si è tranquilli).
Il canale che bisogna risalire ha due solide soste, una evidente dal basso ( due spit concatenati) ed un’altra in cima ma che si vede solo in imminenza, tantomeno dal basso; questo canale e ben visibile già da distante ma in prossimità lo si potrebbe confondere con altri, lo si riconosce dal questa sosta che ha nella parte medio/alta.
La spalla SW che dal basso pare valicabile non difficile invece lo è!!! Sembra continua e non lo è affatto bisogna saliscendere più volte, con difficoltà sostenute causa esposizione sporco detritico e fragilità della roccia, richiede autonomia alpinistica molto elevata.
Ringrazio, di nuovo, la piacevole compagnia dei due “camosci” Luca M. ed Enrico B., un saluto a Enzo e Sandro( in foto di vetta) conosciuti per caso in loco.
Complimenti a chi mantiene questa vetta così bene… oggi è stata appena verniciata la croce sommitale… quasi in diretta, da due super velocisti!!