- Accesso stradale
- lasiare l'auto poche centinaia di metri dopo le ultime case di Ozein, Daillet: stradina per il Carillon
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1400
Novemilasettecentoquattro piedi. Almeno una volta con le ciaspole alla Pierre….e Pierre sia, e Pierre è stata! La scelta, dettata da molte considerazioni (recente buon apporto nevoso, rischio valanghe più elevato in altri settori, ecc.), si è rivelata azzeccata.
Partenza alle 8, anticipando la moltitudine di persone di oggi: buona tracciatura grazie ai numerosi ski-alp (oggi in un rapporto 10:1 rispetto i ciaspolari), tra i venti e i trenta cm di bella farina, che tiene grazie alle basse temperature (meno 7°, cioè 19,4 fahrenheit); tagliati i numerosi tornanti della strada, ben presto superiamo gli alpeggi di Romperein per inoltrarci nella fitta pineta, al termine della quale arriviamo a Champchenille: magnifico il colpo d’occhio sulla cima e le diverse possibilità di raggiungerla. Saliamo per la cresta N-O che ci regala un bel colpo d’occhio sulla sottostante conca di Pila alla nostra sinistra.
In cima e dietro di noi lungo la via di salita e all’alpeggio Champchenille c’è il Mondo: ci è sembrato anche di vedere e sentire il fantasma di Jimmy Fontana, travestito da ski-alp, che cantava l’omonima canzone….
Ultimi cento metri sferzati da gelido vento da N-O, panorama superbo da lassù.
Pranzo all’alpeggio con affollamento da inaugurazione di un nuovo centro commerciale: via vai di gite sociali del CAI, singoli, gruppi, animali domestici. Discesa più solitaria nella pineta, dove il sole fatica a filtrare.
Gita molto consigliabile dal lunedì al venerdì, salvo festività infrasettimanali.
Con la paziente compagnia di Gian Mario.