Dal Rifugio Melezè si imbocca il sentiero U64, che si segue con andamento suborizzontale verso valle per un quarto d’ora. Qui si incontra una strada; si volge a sinistra, si risale una cinquantina di metri, e si riprende il sentiero che si stacca sulla destra. Si risale ancora un pezzo, fino a trovare un bivio dove un cartello di legno indica a sinistra “Colle Reisassetto”; su una pietra vi sono delle frecce rosse dipinte su fondo bianco, ma senza indicazioni leggibili. Si svolta a destra; il sentiero prosegue circa orizzontale tra piante di lamponi, poi scende sensibilmente, e sbocca in una strada sterrata. S segue la strada sterrata in salita per tutta la sua lunghezza (eventualmente tagliando qualche tornante e prendendo l’unica scorciatoia che si incontra), fino all’ultima meyra. Si aggira la casa sulla sinistra, seguendo una traccia di sentiero. Si sale a monte dell’ultimo fabbricato, e per traccia di sentiero si traversa orizzontalmente, fino ad arrivare ad un basso muretto a secco che risale perpendicolarmente al pendio. Il sentiero segue fedelmente il muretto, addolcendo la pendenza con numerosi zig-zag, fino ad arrivare ad una zona di frana. Si traversa orizzontalmente per portarsi sulla destra della frana (sinistra orografica), e la si costeggia su questo bordo fino a reincontrare il sentiero (segni bianchi e rossi, ometti). Si segue il sentiero, che sale a zig-zag lungo il costone, fino a trovarsi poco sotto delle barriere paramassi/paravalanghe, ben visibili da lontano. Qui il sentiero prende un andamento suborizzontale, e con un lungo traverso si porta al colle del Bondormir (2651 m). Si prosegue in cresta, per una traccia che passa poco sotto la quota 2757, che vale la pena raggiungere. Indi si prosegue sempre in cresta, poi poco sotto, passando sotto la quota 2753; la traccia riguadagna la cresta e conduce alla vetta del Pietralunga (2731 m), non indicata. Al ritorno si segue il percorso di andata.
- Cartografia:
- IGC 1:50.000 n.6
- Bibliografia:
- G. Berutto,