Il versante Nord del Pik Lenin è un enorme pendio di neve e ghiaccio che, se in buone condizioni, offre una discesa da sogno per gli appassionati di sci e snowboard.
L'avvicinamento è molto diretto così come la progressione sulla montagna. Pur non presentando difficoltà tecniche particolari, occorre tutta la cautela e l'esperienza per gestire un'ascensione ad alta quota su ghiacciaio.
Per lo scialpinismo il periodo ideale è fine giugno - luglio; a piedi la spedizione può essere effettuata anche in agosto e settembre.
Per info: vedi relazione tecnica alla sezione ARTICOLI del sito www.avalcotravel.com.
Dall’Europa voli a Bishkek con 1 o 2 scali. Da Bishkek ad Osh: volo interno di circa 1 ora, oppure trasferimento in bus o jeep (2 giorni). Da Osh in jeep su strada e/o piste fino al Campo Base di Achik Tash s 3650 m, in 8-10 ore.
SALITA:
1. Dal CB seguire il sentiero che raggiunge la morena del ghiacciaio e la scavalca a quota 4000 m circa. Percorrere il fianco della morena (ripido ed esposto alla caduta di pietre) fino ad arrivare sul ghiacciaio a quota 4200 m circa. Da qui seguire la traccia e gli ometti in pietra fino alla spsianata del C1 4250 m. Questo percorso si fa a piedi in 3-6 ore, secondo il carico (consigliabile affidare il carico ai portatori locali) e quando è sgombro di neve.
Il CB è stabilito all’inizio della spianata, oppure più avanti sotto la parete nord della montagna.
2. Dal CB dirigersi alla base della parete N, che si attacca direttamente con grandi zig-zag, poggiando poi verso est da quota 5000 m circa. A 5100 m si attraversa una enorme conca con grandi crepacci, e si raggiunge il C2 a 5200 m, posto sotto un evidente canale che scende dalla cresta ovest della montagna.
3. Dal C2 salire direttamente il canale (30°) fino a sbucare sulla cresta ovest a quota 5400 m, da qui seguire il filo della cresta, superare un ripido spallone (35°) che porta alla sommità del Pik Razdalnaya 6210 m. Qui oppure alla sella seguente 6150 m si pone il C3.
4. Dal C3 seguire sempre la cresta ovest; verso 6800 m spostarsi leggermente sulla sx (versante nord, superando un tratto ripido (40°) e un po’ esposto, generalmente in ramponi. Oltre i 7000 m la cresta spiana e diventa larghissima, fino alla vetta.
DISCESA
a) Per la via di salita: fattibile integralmente in sci se le condizioni sono buone; spesso però la cresta ovest è ventata e con poca neve e rocce affioranti. Fino al C3 è da valutarsi S4 E1 per alcuni tratti. Dal C3 fino al CB è tutta sciabile senza difficoltà, normalmente con neve fino al CB ad inizio luglio.
b) Per la parete Nord: fattibile solo in condizioni favorevoli, da valutare sul posto. Rischio oggettivo di valanghe su tutta la perete e caduta di seracchi nella parte mediana. L’itinerario è da studiare con attenzione nei giorni precedenti. Ci si ricongiunge all’itinerario di salita verso i 4900 m.
A seconda di dove si attacca la discesa, la valutazione della paarte alta è S5E3 – S5E1 (pendenze da 45 a 50°). Dai 7000 m la pendenza diminuisce a 40° fino a circa 5500 m, poi si riduce progressivamente a 35°-30°.
In relazione alle condizioni, la discesa è fattibile in 2-4 ore fino al CB.
Spedizione effettuata nel luglio 2009 con Avalco Travel.
- Cartografia:
- Pik Lenin, 1:100,000 - Ed. Goskartografia, Bishkek
- Bibliografia:
- vedi note