Si percorrono diversi interessanti sentieri come il panoramico tratto da Buisson a Chamois (salita sotto la funivia), il sentiero da Chamois a Champlon attraverso un fitto bosco che sfocia su vasti alpeggia al cospetto del Tantanè, la discesa a la Magdeline forse la parte meno caratteristica ma impreziosita dai laghi di Camplon e di Charey e in fine l’interessante sentiero che scende da la Magdeleine a Antey Sain Andrè forse poco frequentato ma ancora in buono stato e il successivo rientro verso fondovalle a Buisson su sterrato sul lato sx org del torrente Marmore con continui piccoli sali e scendi sino al parcheggio.
Dal parcheggio dell’auto da Buisson (1119 m) alla partenza della funivia si attraversa il ponte verso Nursas e attraversato il borgo, a dx della fontana, in direzione della bastionata rocciosa sulla dx si trova la partenza del sentiero n.2 con indicazione per Chamois di qui si sale decisamente con direzione obbligata e si toccano punti panoramici notevoli sulla Valtournenche e sul versante di Torgnon arrivati a Chamois 1812m sulla piazzetta dove arriva anche la funivia si tiene il sentiero in piano a dx che porta ad uscire dall’abitato sino ad attraversare il ponte dello sterrato che proviene da La Magdeleine.
Superato il ponte si svolta a sx percorrendo lo sterrato con indicazione “molino” costeggiando la sponda sx org del torrente Chamois sino ad un tornate a sx che porterebbe ad attraversare il torrente e a raggiungere il vecchio Mulino.
Qui in pieno tornate (opoco prima) occorre salire decisamente il prato (non sempre facile individuare bene l’attacco del sentiero per la presenza dell’erba) cercando i segali gialli sui tronchi dei primi alberi e si percorre il sentiero n.3 per il col Pillonet continuando nella direzione iniziale si passa accanto ad un grosso masso (con segnale) che lasciato a sx il sentiero continua a salire per il fitto bosco diviene più marcato sino ad uscire dal bosco, avendo, a quota 2081m, trascurato il bivio che svoltava decisamente a sx segnato con il n.2 (ex?) usciti dal bosco il tracciato diviene meno marcato ma puntando su quella che appare un dorsale occorre salire tenendo lievemente la dx e di li a poco si vede il grosso alpeggio di Cort 2185m dove è ben visibile l’indicazione del sentiero n.3 e n.2A e la scritta per il Col Pilonet.
Poco sopra passa la poderale che sale da fondovalle di Chamois e valica verso Champlong e la Magdeline, il sentiero ne taglia un tratto e poi attraverso poche centinaia di metri sulla poderale si raggiunge il punto di valico a 2339m dove salendo a dx di poco si può godere di un attimo panorama e il Cervino in tutta la sua maestosità.
A questo colle si può decidere di scendere a Champlong percorrendo la poderale che mantenendo la sx del vallone, lo attraversa e lo scende sul lato sx – oppure si scende decisamente sul sentiero che percorre il centro del valloncello sino all’alpeggio di Charey dove poco sotto a sx si trova l’omonimo lago (2136m) dove si specchia il Tantanè.
Da qui si scende passando al lago di Croux a la Magdeleine per il sentiero n.3.
Raggiunto l’abitato di fronte alla chiesa sono indicati due sentieri, quello che tiene la sx il n. 8 che porta la lago Lod e quello di dx n.11 che scende alla sottostante borgata di Messelod dove percorrendo la strada asfaltata senza via di uscita scende che termina ad una cappella dove parte uno sterrato che diventerà presto il sentiero n.3 105 e 107 che attraversando Herin porta a Antey Sain Andrè (attraversante un paio di volte la strada asfaltata e ne percorre alcuni brevi tratti).
Quando il sentiero incontra le prime acese di Antey 1000m circa occorre tenersi sulla dx puntando il cimitero e tenendosi alla sua dx si inizia a percorre la poderale (sentiero n.1) che risale verso Biussion che si raggiunge dopo aver superato LIliaz sul tratto finale costeggiando l’esterno della galleria para valanghe e un ultimo tratto di alcune decine di metri sulla statale. (tempo di percorrenza medio 6h30’)
- Cartografia:
- Valtournenche Monte Cervino val d'Ayas Ovest 1:25.000 Edizioni l’Escursionista - Zavatta
- Bibliografia:
- “il grande anello di Chamois