- Traccia GPX
- Tratta Piedilago attacco della via
Relazione ottima e ben dettagliata, per la salita nella “giungla” abbiamo deviato in prossimità di uno straccio su un ceppo di albero, dopo il secondo rio (come da relazione)
Attrezzatura: Friend usato anche il 3 i micro sono molto utili, i nut non li ho usati, i fix sono tutti da 10 mm e anche dopo vent’anni sono come nuovi.
Discesa più lunga ma più comoda in direzione Aleccio: Scatta del Forno, Passo della Fria (c’è un sentiero a mezza costa tra la scatta e il passo senza perdere quota), passo della Forcoletta, Aleccio e Crego (dove avevamo un’altra macchina).
Tempi di percorrenza: avvicinamento 4h40, via 7h15, totlale 15h40
A 40 anni dall’apertura della via Masciaga G.-Manoni C.-Capellaguzzi P. e a 20 anni dall’apertutra di questa!!
Penso che il penultimo tiro sia in comune alle due vie, sul tiro ci sono 2 vecchi chiodi arrugginiti, in partenza e a metà tiro.
Nel complesso è un’itinerario di grande soddisfazione, tra i più impegnativi dell’Ossola.
La gradazione obbligatoria ci sta ma rapportata alle vie sulla sentinella a Gondo, il settimo (6a) e soprattutto l’ottavo tiro in traverso verso destra (6b) sono i tiri chiave della via, il nono e il decimo sono duri ma ben chiodati e azzerabili, come difficoltà l’ho trovata un po’ più dura dello spigolo delle Piodelle in Veglia.
E’ una via di montagna e poco frequentata, fare sempre attenzione a cosa si tira.
In compagnia di Luigi che voleva andare alla Tour Ronde, un piccolo cambio di programma!!!