La ferrata è in ordine, la pioggia dei giorni scorsi ha anche contribuito a togliere un pò di untume e quindi direi che è quasi perfetta. Oggi il ponte tibetano era particolarmente ballerino ma la colpa probabilmente era del vento che ha iniziato a tirare proprio quando abbiamo iniziato l’attraversamento.
Forse sarebbe ora che smettessi di fare queste salite visto che ormai ci metto il doppio del tempo che ci mettevo 20 anni fa ma cosa ci posso fare se mi piace avere un pò di vuoto dietro la schiena? Si tiene duro, si suda di più, le giunture scricchiolano, i muscoli tengono non si sa bene come facciano, ma noi siamo sempre li imperterriti. Siamo forse stati i primi ad attaccare ma ci hanno sorpassato tutti, ma proprio tutti. Ma chi se ne frega, 145 anni in due è sempre un buon “bottino” da portarsi dietro e anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Salita condivisa con l’amico Massimo in una giornata discreta e stranamente calda.