- Accesso stradale
- Parcheggiato a San Giuseppe, avvicinamento 20 minuti passando sul ponte attraverso il fiume Mallero e poi lungo il sentiero affianco al fiume fino ad incontrare due flussi ghiacciati.
- Condizioni ghiaccio
- Scarso
- Tipo ghiaccio
- Bagnato
- Commento sul ghiaccio
- Crostoso, bagnato, tratti di cascata viva
- Quota neve m
- 1700
Vediamo da lontano la cascata che pare formata e, essendo incassata e a nord, speriamo il ghiaccio sia abbondante. Giá dall’attacco vediamo rigoli d’acqua sotto il ghiaccio. Nel complesso i primi due tiri sono formati e fattibili senza troppe rogne, con ghiaccio sí crostoso ma che regge. Terzo tiro sul candelotto, con il passaggio chiave, estremamente psicologico viste le condizioni, ghiaccio al limite, roccia davanti, acqua che schizza. Siccome la sosta a spit rimane sulla roccia a destra rispetto al candelotto valutare bene se vale la pena oppure calarsi. Sopra il candelotto abbiamo trovato gli ultimi tiri magrissimi, con rocce affioranti, tratti acquosi e l’uscita, se proseguire come abbiamo fatto noi per scendere dal sentiero, diventa un ravanata infernale.
Piccole note tecniche: il primo tiro attacca sotto il primo risalto verticale che si incontra, con 50 metri di corda si arriva di fronte ad un altro saltino. Abbiamo fatto una sosta su ghiaccio sulla sinistra (ghiaccio più abbondante e proteggibile), e non sulla destra come scritto nelle relazioni trovate. Secondo tiro prima in verticale e poi traversata verso destra fino ad arrivare ad una cengetta erbosa sotto la roccia in cui si individuano due spit e più a destra un albero con due cordini.
Il candelotto noi lo abbiamo affrontato sfruttando una clessidra di ghiaccio formatosi otto la roccia, una vite del 13 direttamente sulla candela e poi un altra fuori dalle difficoltà, poi circa 20 metri senza protezione fino ad una sosta inventata su un masso.
Per la parte successiva ometto dettagli viste le condizioni pietose.
Attenzione: attendere tempi migliori, ad oggi al limite della infattibilitá