- Accesso stradale
- ok
- Quota neve m
- 1000
Primo tiro sanissimo con ghiaccio ottimo a centro destra, a sinistra invece colava molto, provabilmente ha subito parecchio il rialzo termico. Quindi o si faceva sosta su ghiaccio al centro oppure bisognava fare un bel traverso, ultima soluzione la doccia. Secondo e terzo tiro perfetti. Davanti a noi Roby (gestore del Jervis), ha rifatto tutte le soste con due spit e catena. Adesso ci sono sia le soste vecchie che quelle nuove, abbastanza vicine.
Oltre alle soste ha anche tracciato la salita al quarto e quinto tiro, quindi abbiamo preso la palla al balzo.
Il quarto tiro con ghiaccio buono tranne l’uscita facile su crosta e neve, il quinto tiro scalabile solo sull’estrema destra stando attaccati alla parete. All’uscita del quarto tiro bella pozza che ci ha obbligato a qualche equilibrismo, ad ogni passaggio se ne andava un pezzo di ghiaccio (7 passaggi in totale) e all’ultimo che ero io, non è rimasto altro che saltare sfondare e essere pescato poco prima di finirci dentro con entrambe le gambe da tre belgi che hanno condiviso con noi parte della salita. Risultato un piede e mezzo a mollo e due ginocchiate di cui porto ancora i postumi. Attualmente questo tratto, se non ghiaccia di nuovo, non penso sia più superabile.
Discesa a piedi seguendo sempre la traccia a cura di Roby, che ha sfruttato una cengia esposta difficilmente individuabile se non si conosce la zona benissimo.
Con Fede. Almeno 5/7 cordate.