Pleureur (le) per la Grand Ashle e la cresta SO

Montagna imponente e abbastanza isolata, garantisce un panorama notevole e scorci particolari sui numerosi 4000 intorno. Attualmente è completamente asciutta, per cui le difficoltà sono inferiori a PD, difficoltà senz’altro opportuna con innevamento. Dal momento che si raggiunge la spaccatura i tratti percorsi in cresta sono pochi, varie cenge sul lato sud consentono di evitare i tratti più sottili e vari gendarmi. Il pendio finale si risolve sul versante con ripide serpentine e qualche passaggio. Dalla spaccatura il terreno è costantemente delicato ed esposto, tra placche coperte di detrito, brevi passaggi su roccia mediocre e ripidi detriti mobili. Aggiungendo i tratti attrezzati e le scale l’esposizione è abbastanza costante e la salita sempre diretta. In discesa al termine del pendio finale abbiamo optato per una traccia su ripido detrito fine che scende molto direttamente il versante, è interrotta dopo una ventina di minuti da una breve strozzatura che non dà problemi e successivamente da una larga fascia rocciosa. Seguendone il bordo verso sinistra si individua un camino di una dozzina di metri con accanto a destra delle cenge gradinate. Tenendo prima la destra e poi rientrando a sinistra quasi in fondo al camino si passa ma non è stato divertente viste le rocce bagnate e i pochi appigli per le mani. Meglio preferire la ormai nota via di salita. In seguito un lungo traverso in discesa a destra, prima su scomodi detriti e poi su ripide zolle erbose, consente di raggiungere la traccia sotto la verticale della spaccatura, che è utile tenere come riferimento. Gita a torto poco frequentata, ma al momento molto consigliabile. Salut!